Informatizzazione PA, l’indagine della Banca d’Italia

Pubblicato Lunedì, 24 gennaio 2022

Uso delle tecnologie informatiche, modalità di erogazione dei servizi al pubblico, pagamenti elettronici e infrastrutture abilitanti previste dai piani nazionali per l'informatica nelle PA sono i temi principali analizzati nella VII Indagine sull'informatizzazione nelle Amministrazioni locali, condotta dalla Banca d’Italia. Rispetto agli anni precedenti, in questa ultima versione sono stati svolti approfondimenti anche sulle iniziative formative erogate in materia di ICT e sul ricorso allo smart working.

I dati, raccolti su un campione di circa 550 enti locali, mostrano che “nonostante i progressi conseguiti - si legge nel documento - il percorso verso il modello di crescita del Paese attraverso l'economia digitale disegnato dalla Commissione è ancora in buona parte da realizzare. Rispetto alla precedente rilevazione – secondo Banca Italia - gli enti continuano a presentare livelli d'informatizzazione più elevati nelle aree di attività legate alla contabilità e, più in generale, all'autoamministrazione, e più bassi nelle attività che sono maggiormente legate ai servizi erogati all'utenza che potrebbero trarre benefici maggiori dall'uso delle ICT”.

Tra le motivazioni che spingono le amministrazioni locali italiane ad adottare le nuove tecnologie informatiche ci sono per l’86% del campione la volontà di migliorare i servizi offerti all'utenza e per il 56% la necessità di adempiere alle disposizioni normative. Ma nell’attuazione non mancano gli ostacoli, individuati per il 65% degli enti nella limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione e per il 58% degli enti nelle carenze di professionalità del personale.

“I risultati dell'indagine indicano con sempre maggiore nitidezza – spiega Banca Italia - la necessità di dotare le amministrazioni delle professionalità e delle competenze tecniche utili a superare i gap culturali dei dipendenti pubblici, di puntare sull'incremento delle risorse finanziarie, ma soprattutto sulla formazione, tema che sta acquisendo un ruolo cruciale nell'ambito dell'attuazione dei progetti del PNRR”.

Sul fronte delle iniziative di formazione, però, al momento i dati non sono favorevoli: circa due terzi degli enti ha previsto formazione in materia di digitalizzazione a meno del 20% del personale; le iniziative hanno riguardato prevalentemente la gestione documentale, la sicurezza informatica e le piattaforme SPID e PagoPA. Solo una ridotta parte di enti procede su base periodica a rilevare le esigenze di formazione del personale.

Infine, Circa il 95% degli enti ha fatto ricorso a forme di smart working nell'immediata comparsa dell'emergenza Covid-19 (marzo e aprile 2020); di questi, il 32% non ha dovuto fare ricorso a investimenti ad hoc.


Per approfondimenti, leggi la VII Indagine sull'informatizzazione nelle Amministrazioni locali della Banca d’Italia.