“Futuro dell'Europa”, l’Eurobarometro registra pieno sostegno agli obiettivi del Green Deal

Pubblicato Giovedì, 27 gennaio 2022

Nove giovani europei su 10 concordano sul fatto che la lotta ai cambiamenti climatici può contribuire a migliorare la propria salute e il proprio benessere (91% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni); l'87% del totale degli intervistati condivide questo sentimento. A rilevarlo è l’Eurobarometro speciale “Il futuro dell’Europa”, condotto insieme dal Parlamento e dalla Commissione Ue.

Nell’anno proclamato Anno europeo della gioventù, lo studio, presentato lo scorso 25 gennaio, mette in evidenza le opinioni dei giovani europei sulle sfide che l'Unione europea si trova ad affrontare, insieme al ruolo chiave che i giovani stanno svolgendo nella Conferenza sul futuro dell'Europa.

Quasi un europeo su due (49%) considera i cambiamenti climatici la principale sfida globale per il futuro della UE, con un sostegno schiacciante agli obiettivi ambientali del Green Deal europeo: l'88% degli europei ritiene importante aumentare la quota di energie rinnovabili nella nostra economia e avere una maggiore efficienza energetica, mentre l'80% concorda sull'importanza di fare dell'Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050 e di promuovere la crescita del mercato dei veicoli a basse e a zero emissioni.

Circa il 43% degli europei afferma che il principale vantaggio del coinvolgimento delle giovani generazioni nella Conferenza sul futuro dell’Europa sia quello di concentrarsi su questioni di loro interesse. Ulteriori vantaggi del loro ruolo chiave nella Conferenza sono l'energia e la motivazione che apportano per le riforme e i cambiamenti (citati dal 35%) e la loro attenzione a rendere il futuro dell'Europa più pertinente alle sfide della società odierna (33%).

I cittadini europei mantengono l’interesse a contribuire e a partecipare ai lavori della Conferenza: mentre rispondere a un sondaggio è il mezzo preferito per farlo, come indicato da oltre la metà degli europei (59%), quasi un europeo su due (46%) potrebbe immaginare di partecipare a riunioni nel proprio territorio. 

Nel complesso, gli europei considerano i cambiamenti climatici e l'ambiente (44%), la salute (40%), nonché un'economia più forte, la giustizia sociale e l'occupazione (40%) come questioni fondamentali per la Conferenza. Guardando al futuro, gli aspetti giudicati più utili sono avere un tenore di vita comparabile (31%) e una politica sanitaria comune (22%). 

Sollecitati a individuare le principali sfide che l’Europa dovrebbe affrontare, il 36% degli intervistati ha indicato le disuguaglianze sociali, per il 32% è la disoccupazione e il 31% le questioni migratorie (31%). Anche in questo caso sono state indicate le questioni ambientali e i cambiamenti climatici dal 32% del campione.

I principali punti di forza che caratterizzano l’Unione europea sono stati individuati nel rispetto della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto (27%) e nella potenza economica, industriale e commerciale (25%).

La pace (49%), la libertà di opinione (47%), l'uguaglianza sociale e la solidarietà (45%), nonché la tolleranza e l'apertura agli altri (44%) sono, infine, risultati i valori meglio incarnati dalla UE rispetto ad altri paesi.

Il sondaggio speciale Eurobarometro 517 "Il futuro dell'Europa" ha indagato le opinioni e gli atteggiamenti degli europei nei confronti della Conferenza sul futuro dell'Europa e sulle principali sfide cui l'Unione è chiamata a rispondere. È stato svolto tra il 16 settembre e il 17 ottobre 2021 nei 27 Stati membri, con interviste a 26.530 persone.


Per maggiori informazioni, leggi l’Eurobarometro speciale "Il futuro dell'Europa".