Futuro Europa: il Comitato delle Regioni chiede più sussidiarietà e proporzionalità nella governance

Pubblicato Venerdì, 04 febbraio 2022

“L'Europa deve agire il più vicino possibile ai cittadini, guidata dai principi di sussidiarietà e proporzionalità. Questo non significa meno Europa: significa più Europa con una migliore governance, quindi ogni decisione migliora direttamente la vita dei cittadini”. Apostolos Tzitzikostas, presidente del Comitato europeo delle Regioni (CdR), ha così spiegato il principio alla base della risoluzione adottata in occasione di un confronto con i membri del gruppo di lavoro plenario della Conferenza sul futuro dell'Europa sulla democrazia europea: sussidiarietà e proporzionalità sono il modo migliore per garantire che un processo decisionale efficace ed efficiente rifletta le reali esigenze dei cittadini. 

“Gli enti locali e regionali  - ha continuato Tzitzikostas - devono avere un ruolo più incisivo nel processo decisionale della UE nei settori di loro competenza - come l'istruzione, la salute, l'ambiente e la politica di coesione - in modo da rispondere ai bisogni dei cittadini. Per riconquistare la fiducia delle persone – ha concluso - dobbiamo anche promuovere i nostri valori europei attraverso l'istruzione e un dialogo bidirezionale permanente con loro”.

La risoluzione adottata in sessione plenaria dal Comitato europeo delle Regioni, lo scorso 27 gennaio, tra i diversi elementi costitutivi, prevede: 

- il graduale aggiornamento del CdR da organo consultivo a organo di codecisione dell'Unione europea su aree politiche chiave con impatto territoriale;

- il CdR dovrebbe avere accesso ai triloghi e ai relativi documenti, a condizione che abbia espresso un parere sulla proposta in questione ai sensi dell'articolo 307 TFUE; chiede che al CdR sia data la capacità di proporre compromessi ai colegislatori;

- il CdR ritiene che le violazioni del principio dello Stato di diritto debbano comportare la sospensione dei pagamenti o le rettifiche finanziarie e che, in caso di tali misure, i beneficiari dei finanziamenti della UE, compresi gli enti locali e regionali, non siano responsabili delle violazioni dello Stato di diritto;

- un coinvolgimento istituzionale degli enti locali e regionali nella progettazione e attuazione delle politiche in materia di clima, energia e ambiente, per l'accesso diretto ai finanziamenti UE, la riduzione al minimo degli ostacoli burocratici e per programmi coordinati a tutti i livelli di governance e, in particolare, i piani di investimento a sostegno del Green Deal europeo e dei piani di ripresa e resilienza;

- Conferenza sul futuro dell'Europa da considerare come punto di partenza per un processo democratico di piena responsabilizzazione a livello europeo, nazionale, regionale e locale; Il CdR ribadisce la necessità di un dibattito continuo, realmente inclusivo, trasparente, decentrato, geograficamente e politicamente equilibrato sul futuro dell'Unione europea.

Il CdR presenterà il suo contributo finale alla Conferenza sul futuro dell'Europa in occasione del 9° vertice europeo delle Regioni e delle Città a Marsiglia i prossimi 3 e 4 marzo.