Lavoro, come cambia il modello UE con le transizioni digitale e verde

Pubblicato Mercoledì, 16 febbraio 2022

L’impatto delle transizioni digitale e verde sul mercato del lavoro e il loro contributo per un nuovo modello di crescita europeo sono stati i temi affrontati nell’incontro dei ministri dell'Occupazione e delle Politiche sociali degli Stati membri, sotto la Presidenza francese del Consiglio della UE, lo scorso 15 febbraio.

Il dibattito è partito dalla raccomandazione della Commissione europea, dello scorso dicembre, per definire orientamenti specifici per aiutare gli Stati membri a elaborare ed attuare pacchetti politici che garantiscano un'equa transizione verso la neutralità climatica, affrontando in modo globale i pertinenti aspetti occupazionali e sociali legati alla transizione.

Legato al mercato del lavoro il tema delle competenze: mantenendo come linea guida l’Agenda Europea delle Competenze, i ministri hanno ribadito l'importanza di investire nelle competenze per una ripresa inclusiva e sostenibile. 

Sono stati tre i punti salienti discussi:
- Anticipare e investire nelle competenze soprattutto nell'ottica di identificare meglio i bisogni e investire nelle competenze per fornire formazione alle professioni del futuro, sia in termini di formazione iniziale dei giovani che di riqualificazione degli adulti.

- Sostenere e facilitare transizioni occupazionali sicure , in modo da mobilitare meglio le misure attuate a livello nazionale e dell'UE per consentire ai lavoratori di evolversi ed essere riqualificati nel contesto delle transizioni.

- Rafforzare il dialogo sociale , sia europeo sia nazionale, per consentire al mercato del lavoro di adattarsi a queste transizioni.

Per realizzare compiutamente il progetto di una transizione “positiva” è anche necessario lavorare al rafforzamento del dialogo sociale di fronte a questi cambiamenti. Per questo motivo all’incontro dei 27 ministri del Lavoro europei hanno partecipato anche le parti sociali europee, i rappresentanti del Parlamento europeo e della società civile, la Fondazione europea per il miglioramento della vita e condizioni di lavoro (Eurofound), nonché l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e l'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO). Insieme gli attori coinvolti hanno dibattuto delle implicazioni delle transizioni digitali e verdi sulla progettazione e la struttura delle politiche occupazionali e formative.