PNRR, versata all’Italia la prima rata di 21 miliardi di euro

Pubblicato Giovedì, 14 aprile 2022

A seguito della valutazione positiva della richiesta di pagamento presentata dall’Italia a fine dicembre, la Commissione europea ha versato la prima rata da 21 miliardi di euro per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) lo scorso 13 aprile. 

La rata, che segue l’erogazione nel mese di agosto di 24,9 miliardi di euro a titolo di prefinanziamento, ha un valore complessivo di circa 24,1 miliardi di euro, con una parte di contributi a fondo perduto pari a 11,5 miliardi e una di prestiti pari a 12,6 miliardi. L’importo effettivamente versato di 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) è al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall’Italia.

Il pagamento della prima rata del PNRR rappresenta un ulteriore passaggio nel percorso di attuazione degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano. Sono interventi che permetteranno di accelerare la transizione ecologica e digitale, rafforzare il sistema produttivo, modernizzare la pubblica amministrazione, ridurre i tempi della giustizia e accrescere la dotazione di infrastrutture del nostro Paese.

Il finanziamento arriva grazie alla certificazione europea del raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel PNRR per il 2021. Il 30 dicembre 2021 l'Italia ha presentato alla Commissione una prima richiesta per il versamento di 21 miliardi di euro ai sensi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, da destinarsi a 51 target e obiettivi intermedi che coprono diverse riforme e investimenti.

La richiesta riguarda riforme e investimenti nei settori della pubblica amministrazione, degli appalti pubblici, della giustizia, del quadro di revisione della spesa pubblica, dell'istruzione superiore, delle politiche attive del mercato del lavoro e della legge quadro volta a rafforzare l’autonomia delle persone con disabilità, nonché del sistema di audit e controllo dell'Italia per l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Sono contemplati anche investimenti significativi nella digitalizzazione delle imprese ("transizione 4.0"), nell'efficienza energetica e nella ristrutturazione degli edifici residenziali.

Il 28 febbraio 2022 la Commissione ha approvato la valutazione preliminare positiva della richiesta di pagamento dell'Italia. Il parere favorevole del comitato economico e finanziario del Consiglio sulla richiesta ha consentito alla Commissione di approvare la decisione di erogare i fondi.