Covid-19, la Commissione UE invita gli Stati membri al coordinamento nella preparazione per la prossima fase della pandemia

Pubblicato Venerdì, 29 aprile 2022

“Stiamo entrando in una nuova fase della pandemia perché stiamo passando dallo stato di emergenza a una gestione della Covid-19 più sostenibile. Dobbiamo tuttavia rimanere vigili”. Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha esortato gli Stati membri a “continuare a coordinare strettamente le risposte nella UE" perché "il numero di infezioni è ancora elevato e molte persone continuano a morire di Covid-19 in tutto il mondo” ed è “possibile che nuove varianti compaiano e si diffondano in fretta”.

Per questo la Commissione ha proposto una serie di azioni per gestire l'attuale fase della pandemia di Covid-19 e prepararsi alla prossima. Nella nuova fase della pandemia, che richiederà il sostegno della preparazione e della risposta, il coordinamento sarà ancora una volta essenziale. La Commissione ha quindi invitato gli Stati membri ad adottare misure prima dell'autunno per garantire la vigilanza e il coordinamento continuo della preparazione e della risposta sanitaria.

Le misure a medio e lungo termine comprendono l'ulteriore rafforzamento della preparazione alle pandemie e un maggiore coordinamento della risposta tra gli Stati membri e a livello globale, l'attuazione delle proposte relative all'Unione europea della salute, il contrasto agli effetti più ampi della pandemia sulla salute e l'accelerazione della digitalizzazione in campo sanitario.

In particolare la Commissione ha invitato gli Stati membri a:
• intensificare la vaccinazione e la somministrazione di dosi di richiamo, tenendo conto della circolazione simultanea della Covid-19 e dell'influenza stagionale;
• istituire sistemi di sorveglianza integrati non più basati sull'individuazione e la segnalazione di tutti i casi di Covid-19, ma sull'acquisizione di stime affidabili e rappresentative;
• continuare a eseguire test e sequenziamenti mirati di campioni sufficienti per stimare accuratamente la circolazione delle varianti e individuare nuove varianti;
• investire nella ripresa dei sistemi sanitari e valutare gli effetti più ampi della pandemia sulla salute, compresi i ritardi nelle cure e nei trattamenti e l'impatto sulla salute mentale;
• applicare norme coordinate a livello della UE per garantire la possibilità di viaggiare in maniera libera e sicura, sia all'interno della UE che con i partner internazionali;
• sostenere lo sviluppo della prossima generazione di vaccini e strumenti terapeutici;
• intensificare la collaborazione nella lotta contro la disinformazione e la cattiva informazione sui vaccini contro la Covid-19;
• continuare a dare prova di solidarietà a livello mondiale e migliorare la governance globale.