Politica di coesione. Con FAST-CARE più flessibilità e sostegno UE nella risposta alla guerra in Ucraina

Pubblicato Venerdì, 01 luglio 2022

Un nuovo pacchetto di misure, che estende il sostegno già fornito nell'ambito dell'azione di coesione per i rifugiati in Europa (CARE), offrendo ulteriore sostegno e ulteriore flessibilità ai finanziamenti della politica di coesione, è stato adottato, lo scorso 29 giugno, dalla Commissione europea per aiutare gli Stati membri, le autorità regionali e locali e i partner ad affrontare le conseguenze dell'aggressione russa contro l'Ucraina. Si chiama "Assistenza flessibile ai territori (FAST-CARE)" e rientra nelle nuove iniziative nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale.

Viste le crescenti richieste, dopo l’iniziativa CARE che ha mobilitato investimenti per alloggi, assistenza sanitaria, servizi di traduzione o formazione per gli sfollati, la Commissione promuove ora FAST CARE per rispondere alle esigenze con ulteriore flessibilità per l'attuazione degli investimenti della politica di coesione, contribuendo anche a mitigare il ritardo nell'attuazione dei progetti finanziati dalla UE a causa dell'effetto combinato di Covid-19 e degli elevati costi energetici, della carenza di materie prime materiali e manodopera causati dalla guerra.

Il pacchetto introduce tre modifiche alla legislazione sulla politica di coesione 2014-2020 e 2021-2027 per accelerare e semplificare ulteriormente il sostegno degli Stati membri all'integrazione dei cittadini di paesi terzi, pur continuando ad aiutare le regioni a riprendersi dalla pandemia di Covid-19.

La prima modifica prevede maggiore sostegno a coloro che accolgono gli sfollati: Stati membri, autorità locali e organizzazioni della società civile. Tra le misure previste, ad esempio, la possibilità che il finanziamento incrociato, già concessa nell'ambito di CARE tra il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo (FSE), sarà estesa al Fondo di coesione, quindi il Fondo di coesione può anche mobilitare risorse per affrontare le conseguenze delle sfide migratorie.

Inoltre, il pacchetto UE prevede di garantire che gli investimenti vadano dove sono necessari: almeno il 30% delle risorse mobilitate dalle flessibilità fornite, infatti, dovrebbe essere concesso a operazioni gestite dagli enti locali e dalle organizzazioni della società civile che operano nelle comunità locali in modo che coloro che subiscono il peso maggiore degli sforzi ricevano un sostegno adeguato.

Infine, la Commissione UE ha previsto un supporto pratico per risolvere il problema della ritardata attuazione dei progetti: ad esempio, è contemplata una maggiore flessibilità per gli Stati membri alla chiusura dei programmi per massimizzare l'importo dei fondi che possono ottenere anche quando l'attuazione è stata ritardata.

Le proposte di modifica del regolamento sulle disposizioni comuni 2014-2020 e del regolamento sulle disposizioni comuni 2021-2027 richiedono ora l'adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.

Per saperne di più, consulta la pagina web della Commissione europea dedicata a FAST CARE