Relazione di previsione strategica 2022, la UE accelera sull’abbinamento delle transizioni verde e digitale

Pubblicato Venerdì, 08 luglio 2022

Sono dieci i settori di intervento individuati dalla Commissione europea su cui investire per imprimere un’accelerazione alle transizioni verde e digitale. Nella relazione di previsione strategica 2022 "Abbinamento delle transizioni verde e digitale in un nuovo contesto geopolitico", infatti, la Commissione puntualizza i settori sui quali intervenire per massimizzare le sinergie e la coerenza tra le ambizioni climatiche e quelle digitali e arrivare al 2050 con un rafforzamento della resilienza intersettoriale e autonomia strategica aperta della UE per affrontare le nuove sfide globali.

La relazione di previsione strategica 2022 presenta un'analisi olistica e orientata al futuro delle interazioni tra le due transizioni, tenendo conto del ruolo delle tecnologie nuove ed emergenti e dei principali fattori geopolitici, sociali, economici e normativi che incidono sul loro abbinamento, cioè sulla loro capacità di rafforzarsi reciprocamente.

La Commissione indica nella relazione i dieci principali settori che richiedono una risposta strategica per massimizzare le opportunità e ridurre al minimo i rischi potenziali derivanti dall'abbinamento:

1. rafforzare la resilienza e l'autonomia strategica aperta nei settori fondamentali per la duplice transizione;

2. intensificare la diplomazia verde e digitale, sfruttando il potere normativo e di standardizzazione della UE e promuovendo nel contempo i valori dell'Unione e i partenariati;

3. gestire strategicamente l'approvvigionamento di materie prime e materiali critici, adottando un approccio sistemico a lungo termine per evitare una nuova trappola della dipendenza;

4. consolidare la coesione economica e sociale, ad esempio rafforzando la protezione sociale e lo Stato sociale, facendo in modo che anche le strategie di sviluppo regionale e gli investimenti svolgano un ruolo importante;

5. adattare i sistemi di istruzione e formazione a una realtà tecnologica e socioeconomica in rapida trasformazione e sostenere la mobilità dei lavoratori in tutti i settori;

6. mobilitare ulteriori investimenti adeguati alle esigenze future in nuove tecnologie e infrastrutture — in particolare in ricerca e innovazione e nelle sinergie tra capitale umano e tecnologia — con progetti transnazionali fondamentali per mettere in comune le risorse della UE, nazionali e private;

7. sviluppare quadri di monitoraggio per misurare il benessere tenendo conto anche di elementi diversi dal PIL e valutare le opportunità offerte dalla digitalizzazione ma anche la sua impronta complessiva;

8. garantire un quadro normativo adeguato alle esigenze future per il mercato unico, che favorisca modelli imprenditoriali e di consumo sostenibili;

9. rafforzare l'approccio globale alla normazione e capitalizzare il vantaggio derivante dal ruolo di apripista della UE in materia di sostenibilità competitiva, con al centro il principio "ridurre, riparare, riutilizzare e riciclare";

10. promuovere un solido quadro per la cibersicurezza e la condivisione sicura dei dati per garantire, tra l'altro, che i soggetti critici possano prevenire le perturbazioni, resistervi e superarle, rafforzando, in ultima analisi, la fiducia nelle tecnologie legate alla duplice transizione.

Le conclusioni della relazione di previsione strategica 2022 saranno discusse durante la conferenza annuale sul sistema europeo di strategia e analisi politica (ESPAS), in programma i prossimi 17 e 18 novembre, a cui prenderà parte anche la Commissione europea.

Per approfondimenti consulta la relazione di previsione strategica 2022 "Abbinamento delle transizioni verde e digitale in un nuovo contesto geopolitico".