Aiuti di Stato, pubblicati i dati UE sull'uso del quadro temporaneo per il Covid-19

Pubblicato Giovedì, 20 ottobre 2022

È stato un aiuto tempestivo, mirato e proporzionato. La nota informativa della Commissione europea sugli aiuti di Stato relativa all'uso del quadro temporaneo per il Covid-19 mostra che gli Stati membri hanno potuto beneficiare pienamente della flessibilità prevista dalle norme in materia di aiuti di Stato per sostenere le imprese che ne hanno avuto bisogno, preservando nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico e mantenendo condizioni orizzontali applicabili a tutti.

Il quadro temporaneo per il Covid-19, approvato il 19 marzo 2020 e successivamente più volte modificato per far fronte alle diverse esigenze maturate nel corso della pandemia, non è stato prorogato oltre la data di scadenza fissata al 30 giugno 2022, con alcune eccezioni.

La nota informativa, pubblicata dalla Commissione europea lo scorso 17 ottobre, evidenzia che nel 2020 e nel 2021 la Commissione ha adottato circa 1185 decisioni che approvavano oltre 865 misure nazionali notificate dagli Stati membri per un bilancio complessivo di oltre 3,1 miliardi di euro.

Di questa cifra totale, tra la metà di marzo 2020 e la fine del 2021, sono stati effettivamente concessi 940 miliardi di euro (circa il 30%) alle imprese, di cui circa due terzi sotto forma di credito garantito dallo Stato, di garanzie o di prestiti agevolati.


L'aiuto complessivo per il Covid-19 concesso nel corso di questo periodo rappresenta il 3,39% del PIL cumulativo della UE su base annua. In termini assoluti, secondo i dati preliminari trasmessi dagli Stati membri, la Germania e la Francia sono gli Stati membri che hanno concesso i maggiori aiuti, rispettivamente 226 miliardi di euro e 223 miliardi di euro, corrispondenti a circa il 24% degli aiuti totali versati ciascuno, seguiti dall'Italia con il 22% degli aiuti totali erogati (205 miliardi di euro). In termini relativi, l'Italia è il paese che ha fornito all'economia la quota più elevata del proprio PIL (6%), seguita da Spagna (5,3%), Ungheria (5%), Francia (4,7%) e Grecia (4%).

Inoltre, i dati mostrano che nel 2020 la spesa degli Stati membri per obiettivi non legati alla crisi è rimasta entro gli intervalli di valori esistenti prima della pandemia e che pertanto gli aiuti Covid sono stati erogati con successo, preservando nel contempo la capacità degli Stati membri di finanziare progetti a vantaggio della competitività dell'Europa e di sostenere importanti obiettivi UE, come la protezione dell'ambiente.

Per maggiori informazioni, consulta la nota informativa della Commissione europea.