La politica dell'istruzione nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza

Pubblicato Martedì, 20 dicembre 2022

È una fotografia di quanto previsto in merito al pilastro "Politiche per la prossima generazione" e in particolare sulle misure politiche in materia di istruzione, formazione e competenze, educazione e cura della prima infanzia che gli Stati membri hanno definito nei rispettivi piani nazionali per la ripresa e la resilienza (NRRP) il resoconto realizzato per conto del Parlamento europeo “Education policy in the National Recovery and Resilience Plans”.

I Piani nazionali devono contenere le riforme e gli investimenti che gli Stati si impegnano a realizzare per raggiungere gli obiettivi del quadro di riferimento per la ripresa. Per ricevere sovvenzioni e prestiti per il finanziamento, gli Stati membri devono completare con successo i pertinenti target intermedi e finali che accompagnano le misure previste: si tratta, infatti, di uno strumento basato sulle prestazioni, come specificato nel regolamento dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF).

L'Unione europea ha messo a disposizione finanziamenti per il quadro finanziario per azioni in questo ambito, in particolar modo, per affrontare le carenze strutturali nel settore dell'istruzione, aggravate anche dalla crisi dovuta al Covid-19. In questo modo si è cercato di garantire la ripresa e la resilienza, mantenere l'allineamento con il mercato del lavoro e, in ultima analisi, salvaguardare l'integrità del mercato unico.

L'RRF è definito come uno strumento una tantum che verrebbe interrotto dopo il 2026, a seguito dell'attuazione di tutte le misure incluse nei Piani nazionali per la ripresa e la resilienza, in aggiunta alle principali iniziative della UE per la politica dell'istruzione definite a lungo termine.

Per approfondire consulta il report “Education policy in the National Recovery and Resilience Plans”.