Aiuti di Stato, pubblicato il quadro di valutazione annuale UE

Pubblicato Mercoledì, 26 aprile 2023

“Il quadro di valutazione degli aiuti di Stato mostra che anche nel 2021 gli Stati membri hanno continuato a mobilitare massicci livelli di sostegno per mantenere a galla le imprese duramente colpite dalla crisi pandemica. I dati dimostrano che le misure temporanee adottate erano proporzionate e necessarie, corrispondenti al danno economico subito durante la crisi”. Questo il commento di Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile della Politica della concorrenza, in merito alla pubblicazione dei dati sulla spesa per gli aiuti di Stato della UE.

Il quadro di valutazione annuale degli aiuti di Stato 2022, pubblicato dalla Commissione europea lo scorso 24 aprile, fornisce una panoramica completa della spesa per gli aiuti di Stato della UE nel 2021, sulla base delle relazioni fornite dai singoli Stati membri.
L'edizione 2022 mostra il contributo della politica in materia di aiuti di Stato nel consentire agli Stati membri di continuare a sostenere le imprese nel difficile contesto economico determinato dalla pandemia da coronavirus, preservando nel contempo la parità di condizioni nel mercato unico.

Nel 2021 gli Stati membri hanno speso circa 335 miliardi di euro nell'ambito di misure di aiuto di Stato per tutti gli obiettivi, esclusi gli aiuti alle ferrovie e i servizi di interesse economico generale ("SIEG"). I risultati mostrano che circa il 57% di questo sostegno (circa 191 miliardi di euro) ha aiutato le imprese gravemente colpite dalla pandemia da coronavirus a rimanere redditizie.

Nel 2021, con il perdurare della crisi da Covid-19 e la conseguente necessità di prolungare la concessione di misure di aiuto nel contesto della pandemia di coronavirus, gli Stati membri hanno leggermente ridotto la loro capacità di spesa per obiettivi non di crisi.
In linea con gli anni precedenti, anche nel 2021 la tutela dell'ambiente e il risparmio energetico sono gli obiettivi politici, non legati alla crisi, per i quali gli Stati membri hanno speso di più (69 miliardi di euro). A seguire, la ricerca e lo sviluppo, compresa l'innovazione, rappresentano il secondo obiettivo per il quale gli Stati hanno speso 18,77 miliardi di euro, con un aumento di 6,48 miliardi di euro rispetto al 2020; la terza voce è lo sviluppo regionale con una spesa di 14,21 miliardi di euro.
In continuità con gli anni precedenti, il quadro di valutazione annuale mostra che gli Stati membri utilizzano sempre di più il regolamento generale di esenzione per categoria ("GBER"), che prevede la possibilità di attuare determinate misure con un impatto limitato sul mercato interno.

Per maggiori dettagli, consulta il quadro di valutazione annuale sugli aiuti di Stato.