Politica di coesione UE, stimati 1,3 milioni di posti di lavoro con i programmi 2021-2027

Pubblicato Mercoledì, 03 maggio 2023

Aumento del PIL, dei posti di lavoro e dei beni pubblici comuni. Secondo la Relazione sugli esiti della programmazione della Politica di coesione 2021-2027, pubblicata dalla Commissione europea lo scorso 2 maggio, sono i vantaggi più evidenti che la UE registrerà grazie ai finanziamenti della Politica di coesione nel periodo 2021-2027.

Nella Relazione si calcola, infatti, che questi finanziamenti dovrebbero sostenere la creazione di 1,3 milioni di posti di lavoro e aumentare il PIL della UE in media dello 0,5% entro la fine del decennio e fino al 4% in alcuni Stati membri. Contribuirà inoltre a fornire molti beni pubblici comuni, fornendo vantaggi tangibili e concreti ai cittadini, alle regioni e alle città europee. 

Per far sì che ciò accada, la politica di coesione sbloccherà un volume totale di investimenti di 545 miliardi di euro durante questo periodo, di cui 378 miliardi di euro saranno finanziati dall'Unione europea. Questi investimenti promuoveranno una convergenza socioeconomica duratura, la coesione territoriale, un'Europa sociale e inclusiva e una transizione verde e digitale agevole ed equa.

Nella Relazione vengono evidenziati, in particolare, alcuni dati nei diversi capitoli affrontati dalla Politica di coesione. Sul fronte dell’Europa più intelligente e più competitiva, ad esempio, si sottolinea il ruolo nel sostegno alla modernizzazione e alla digitalizzazione dei servizi pubblici e alla trasformazione digitale delle imprese, nonché allo sviluppo delle competenze e delle infrastrutture digitali, anche attraverso la connessione di 3,1 milioni di famiglie a reti mobili ad alta velocità e infrastrutture digitali fisse.

Gli investimenti verdi nella mitigazione e nell'adattamento ai cambiamenti climatici si stanno concentrando sugli obiettivi del Green Deal europeo di ridurre i gas a effetto serra della UE di almeno il 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. In questo ambito, la politica di coesione sostiene progetti nei settori dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili che sono particolarmente importanti per attuare azioni chiave nell'ambito del piano REPowerEU. 

Per aiutare le persone e i territori più colpiti dalla transizione verso la neutralità climatica a garantire che nessuno sia lasciato indietro, la Politica di coesione sosterrà quasi 39.000 imprese ad abbracciare questa transizione. In particolare, più di 5.000 piccole e medie imprese (PMI) beneficeranno degli investimenti in nuove competenze per la specializzazione intelligente, la transizione industriale e l'imprenditorialità. Fino a 120.000 disoccupati beneficeranno di misure di sostegno del mercato del lavoro e quasi 200.000 persone otterranno nuove qualifiche.

Per garantire una crescita sociale e inclusiva, e in linea con il pilastro europeo dei diritti sociali, i fondi di coesione sostengono le persone, anche nella loro vita professionale. Ciò include lo sviluppo delle competenze e l'apprendimento permanente – priorità cruciali in questo Anno europeo delle competenze – di almeno 6,5 milioni di disoccupati. Ciò contribuirà a raggiungere l'obiettivo della UE per il 2030 di almeno il 60% di tutti gli adulti che partecipano alla formazione ogni anno.

Per approfondimenti, consulta la "Relazione sugli esiti della programmazione della politica di coesione 2021-2027".