Politica di coesione, l’andamento misurato nello studio Istat

Pubblicato Martedì, 27 giugno 2023

Con la politica di coesione l’Unione europea mira, tra gli altri obiettivi, a ridurre il divario tra i livelli di sviluppo delle regioni.

Nel recente studio “La politica di coesione e il Mezzogiorno – vent’anni di mancata convergenza”, l’Istat ha indagato l’andamento dei risultati raggiunti negli ultimi cicli di programmazione nel nostro Paese, in particolare nel Sud, e negli Stati membri della Ue. 

L’analisi prende in esame il periodo che va dal 2000 al 2020: grazie ai dati riferiti ai tre cicli di programmazione della politica di coesione (2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020) l’Istat ha ricavato un quadro statistico completo e, attraverso l’andamento del Pil pro capite a parità di potere di acquisto, ha osservato se vi sono stati processi di convergenza fra le regioni e i territori degli Stati membri.

Tra il 2000 e il 2021 si è realizzato solo parzialmente un processo di avvicinamento, che ha interessato in particolare le regioni che partivano da livelli più bassi di reddito, quasi tutte appartenenti agli Stati membri dell’Europa orientale. La mancata convergenza ha penalizzato le economie regionali, oltre a quella della Grecia, anche della Francia, della Spagna e dell’Italia.

Nel nostro Paese, Istat rileva che le regioni classificate come “meno sviluppate” hanno continuato a crescere, ma meno della media dei Paesi della Ue27; l’intero sistema Paese Italia ha registrato un processo di progressivo allontanamento dal dato medio europeo: nel 2000 erano ben 10 le regioni italiane fra le prime 50 per Pil pro capite; nel 2021 fra le prime 50 ne sono rimaste solo quattro. 

Il divario crescente in termini di reddito fra le regioni italiane economicamente meno avanzate e la Ue27 è spiegato interamente dal tasso di occupazione, inferiore alla media Ue di 20 punti percentuali. Soltanto nel corso dell’ultimo ciclo di programmazione 2014-2020 è divenuta determinante anche la produttività del lavoro inferiore alla media Ue27 di 9 punti percentuali.

Per approfondire, è disponibile lo studio Istat “La politica di coesione e il Mezzogiorno – vent’anni di mancata convergenza”.