Sicurezza sociale, la Ue chiede più digitalizzazione per un sistema efficiente

Pubblicato Martedì, 12 settembre 2023

“La possibilità di abitare, lavorare e studiare negli altri Stati membri dell'Unione europea è una conquista fondamentale e una pietra angolare del mercato unico. Le norme UE garantiscono che le persone non siano penalizzate sul fronte dei diritti alle prestazioni di sicurezza sociale e che le imprese possano operare facilmente in altri paesi. La digitalizzazione agevola per i cittadini l'applicazione di tali norme, riducendo nel contempo gli oneri a carico delle imprese e delle amministrazioni”. Nella dichiarazione del vicepresidente  esecutivo Valdis Dombrovskis è spiegato lo spirito alla base della comunicazione della Commissione europea che contiene la proposta di misure concrete per accrescere la digitalizzazione del coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale in Europa.

La comunicazione, pubblicata lo scorso 6 settembre, definisce azioni per rendere più rapido e più semplice l'accesso a livello transfrontaliero ai servizi di sicurezza sociale, utilizzando appieno gli strumenti digitali e riducendo gli oneri amministrativi per cittadini e imprese.

La finalità è quella di migliorare lo scambio di informazioni tra gli istituti nazionali di sicurezza sociale e accelerare il riconoscimento e la concessione delle prestazioni ammissibili a livello transfrontaliero: diventerà, quindi, più facile per gli europei abitare, lavorare e viaggiare all'estero, per le imprese che operano in altri paesi della UE e per le amministrazioni nazionali coordinare la sicurezza sociale a livello transfrontaliero. 

Tra le proposte avanzate dalla Commissione, c’è la richiesta agli Stati membri di accelerare l’attuazione dello scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale, di consentire online un maggior numero di procedure in questo ambito, di prendere parte alle attività per la tessera europea di sicurezza sociale ed agevolare l’introduzione del portafoglio europeo di identità digitale. In questo assetto, la Commissione ha anche previsto un ruolo per l'Autorità europea del lavoro, alla quale spetterà la raccolta delle migliori pratiche ed agevolare scambi regolari tra le autorità nazionali.

La Commissione europea ha precisato la disponibilità di offrire assistenza tecnica agli Stati membri per la realizzazione di tutte queste attività e ha ricordato il sostegno dei finanziamenti della UE, ad esempio attraverso il programma Europa digitale, InvestEU, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo Plus.

Per approfondimenti, in allegato è disponibile la comunicazione UE sulla digitalizzazione nel coordinamento della sicurezza sociale.



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