Sviluppo sostenibile, approvata la nuova Strategia nazionale

Pubblicato Giovedì, 21 settembre 2023

“Non un libro delle buone intenzioni, ma un quadro d’azione per la sostenibilità ambientale, economica e sociale. La nostra Strategia si caratterizza per un approccio concreto e molto partecipativo, per unire tutti di fronte a obiettivi comuni”. Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha così definito la nuova Strategia nazionale per lo Sviluppo sostenibile, la cui revisione è stata approvata dal CITE, il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, lo scorso 18 settembre.

Il documento declina gli obiettivi dell’Agenda 2030, adottata dall’ONU nel 2015, adattandoli al contesto italiano: approvata la prima volta nel 2017, la Strategia è stata revisionata nel 2022 attraverso un processo partecipativo, che ha coinvolto i ministeri competenti, la Conferenza Stato-Regioni, gli enti territoriali, la società civile e gli attori non statali riuniti nel Forum nazionale per lo Sviluppo Sostenibile.

Per raggiungere i 17 “goals” dell’Agenda delle Nazioni Unite, la Strategia parte dalle cosiddette cinque “P”, che connettono trasversalmente dinamiche economiche, questioni sociali e qualità ambientale: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership. Da queste discendono quindici scelte strategiche su tutti i campi d’azione della Strategia: dalla gestione sostenibile delle risorse naturali all’abbattimento delle emissioni climalteranti, dalla promozione di un benessere economico sostenibile, al contrasto alla povertà e allo sviluppo di un’occupazione di qualità, di una società non violenta, inclusiva e rispettosa dei diritti umani, senza discriminazioni.

Tra le novità della nuova Strategia vi è la definizione di “valori obiettivo”, che sono misurati annualmente attraverso una serie di indicatori: 55 sono definiti di primo livello e costituiscono un nucleo comune per tutte le amministrazioni centrali e territoriali. Altri 190 si definiscono di secondo livello e garantiscono il monitoraggio complessivo degli obiettivi posti.

Altro nuovo elemento contenuto nella Strategia è dato dai “vettori di sostenibilità”: la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile, la cultura e la partecipazione per lo sviluppo sostenibile. Viene evidenziata l’importanza dei territori e di una governance multilivello, delle attività di valutazione e monitoraggio, di educazione, formazione e comunicazione, di collaborazioni e partenariati.

 Per approfondimenti, consulta la Strategia nazionale per lo Sviluppo sstenibile.