Semestre europeo 2023, il Consiglio Ue delibera su economia sociale e lavoro

Pubblicato Mercoledì, 11 ottobre 2023

“Dobbiamo sfruttare l’enorme potenziale dell’economia sociale per migliorare le nostre risposte alle sfide sociali ed ambientali che tutti dobbiamo affrontare e garantire che nessuno venga lasciato indietro”. Lo ha dichiarato Yolanda Díaz Perez, ministro ad interim del Lavoro e dell'Economia Sociale della Spagna, presiedendo la riunione del Consiglio Occupazione e politica sociale, che ha riunito i ministri dell'occupazione e degli affari sociali della UE a Lussemburgo, lo scorso 9 ottobre.

Al centro dell’incontro il semestre europeo 2023, l'impatto delle nuove tecnologie sul lavoro e il percorso europeo verso una transizione digitale giusta. In particolare, i ministri hanno sottolineato la necessità di bilanciare le opportunità con i rischi, quali l'approfondimento del divario digitale e la necessità di competenze e apprendimento permanente e l'importanza del lavoro e dei diritti sociali. Hanno fatto riferimento alle opportunità e ai rischi legati all’intelligenza artificiale e alla digitalizzazione e riflettuto su come il semestre europeo possa aiutare gli Stati membri ad adottare azioni adeguate verso una transizione digitale equa, evidenziando il ruolo delle parti sociali e del dialogo sociale.

I ministri hanno approvato i messaggi chiave sulle sfide occupazionali e sociali, come individuati dal Comitato per l’occupazione e dal Comitato per la protezione sociale, sottolineando come, nonostante la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, la crisi energetica e le pressioni inflazionistiche, l’economia della UE abbia registrato risultati relativamente buoni nel 2022 e il mercato del lavoro è rimasto resiliente.

Il semestre europeo rimane uno strumento di coordinamento efficace per promuovere la crescita economica sostenibile e inclusiva, la competitività, l’occupazione e un’adeguata protezione e inclusione sociale. Tenendo conto di questo contesto, il Consiglio ha adottato gli orientamenti per l’occupazione del 2023: gli orientamenti del 2022 sono stati mantenuti, mentre i considerando sono stati adeguati agli obiettivi principali del 2030 e agli obiettivi nazionali in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

I ministri hanno, inoltre, raggiunto un accordo politico su una raccomandazione sullo sviluppo delle condizioni quadro per l'economia sociale. L’economia sociale, che conta oltre 13 milioni di posti di lavoro in Europa, è attiva in molti settori economici, ma è ancora sviluppata in modo disomogeneo nell’Unione europea. La prima raccomandazione in assoluto su questo argomento copre un’ampia gamma di misure, dall’accesso ai finanziamenti, agli appalti pubblici, alla visibilità e al riconoscimento dell’economia sociale. Dal Consiglio arriva quindi un Invito agli Stati membri a rafforzare il sostegno ai soggetti dell’economia sociale e a riconoscere il valore aggiunto dell’economia sociale nel lavoro e nell’inclusione sociale, nello sviluppo delle competenze e nell’innovazione sociale.

Per approfondire gli ulteriori temi trattati e le relative conclusioni, consulta la pagina del Consiglio Occupazione e politica sociale.