L'impatto sociale degli appalti pubblici, gli effetti della Direttiva 2014/24/UE

Pubblicato Giovedì, 19 ottobre 2023

Quanto si è fatto e quanto resta da fare in tema di appalti pubblici socialmente responsabili (SRPP)? Alcune risposte sono fornite nello studio “L'impatto sociale degli appalti pubblici: l'UE può fare di più?” – condotto dal Dipartimento tematico per le Politiche economiche, scientifiche e di qualità della vita su richiesta della Commissione per l'occupazione e gli affari sociali – che offre una panoramica delle possibilità offerte dalla Direttiva 2014/24/UE sugli appalti pubblici per il raggiungimento di obiettivi sociali e analizza come queste possibilità siano state recepite nel diritto nazionale e implementate dalle amministrazioni aggiudicatrici in tutta l’Unione europea.
Nello stesso studio, inoltre, sono stati identificati gli ostacoli all’uso delle disposizioni esistenti e sono state formulate raccomandazioni riguardo a possibili azioni future della UE.

La prima parte dello studio fornisce una panoramica della situazione dell'SRPP nell'Unione, sulla base dei dati esistenti, ancora molto limitati, delle opinioni di esperti del settore e delle parti interessate e attraverso l’analisi di cinque casi nazionali. Completa il quadro un'analisi dei principali strumenti per l'SRPP previsti nella direttiva e il loro recepimento nelle leggi nazionali di 17 Stati membri.

Un esame approfondito, poi, è dedicato alle esperienze condotte in Italia, Belgio, Repubblica Ceca, Spagna e Svezia sull’uso dell'SRPP; alla Germania è dedicato un focus sulla promozione della contrattazione collettiva e dei contratti collettivi attraverso gli appalti pubblici.

A conclusione di queste analisi, vengono presentate alcune raccomandazioni che mirano ad evidenziare da una parte come migliorare l’adozione dell’SRPP in base alla direttiva attuale e dall’altra su quali elementi investire in vista di una futura revisione della direttiva.

Per approfondimenti consulta lo studio “L'impatto sociale degli appalti pubblici: l'UE può fare di più?