STI, lo strumento UE e le riforme in Italia

Pubblicato Venerdì, 03 novembre 2023

Lo strumento di sostegno tecnico (STI) è lo strumento europeo che, con un bilancio di 864 milioni di euro per il periodo 2021-2027, ha l’obiettivo di sostenere gli sforzi degli Stati membri per elaborare e attuare riforme a livello nazionale, ponendo l'accento sulle transizioni verde e digitale. Inoltre, oltre il 70% dei progetti STI, selezionati nel 2023, riguarda l'attuazione dei piani nazionali per la ripresa e la resilienza.

Lo scorso 27 ottobre la commissaria europea per la Coesione e le riforme Elisa Ferreira ha incontrato le Commissioni per i problemi economici e monetari e per i bilanci del Parlamento europeo per un confronto sullo stato di attuazione dello STI e le prospettive future.

Avviato nel 2021, lo STI è il successore del programma di sostegno alle riforme strutturali (SRSP): dal 2017 entrambi i programmi hanno contribuito a progettare, sviluppare e attuare oltre 1500 progetti di riforma in 27 Stati membri; in particolare in Italia sono stati 92 i progetti attuati.

Nel nostro Paese sono stati 10 i settori strategici su cui ha agito lo STI, tra cui la pubblica amministrazione, l’istruzione, il miglioramento della regolamentazione, la spesa pubblica, l'alfabetizzazione finanziaria, l'assistenza sanitaria. Un'attenzione particolare è stata rivolta alla digitalizzazione sia nel settore privato sia in quello pubblico.

Per maggiori informazioni è disponibile la scheda informativa sullo STI in l’Italia.