Excelsior, il quadro dei profili professionali e i titoli di studio più richiesti

Pubblicato Venerdì, 01 dicembre 2023

Oltre 5,5 milioni di assunzioni programmate dalle imprese nel 2023, con contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato per una durata superiore a 30 giorni, 330mila in più rispetto al 2022 (+6,4%) e quasi 894mila in più rispetto al 2019 (+19,4%). Resta di difficile reperimento la metà delle figure professionali, mancano operai specializzati e diplomati Its.

A rilevarlo il Bollettino annuale del sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, che evidenzia i profili più richiesti e i titoli di studio più “spendibili”, presentato in anteprima lo scorso 25 novembre a JOB&Orienta, il Salone dell’Orientamento, Scuola, Formazione, Lavoro. 

Il mismatch continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, collocandosi al 45,1% delle assunzioni, in crescita di 4,6 punti percentuali sul 2022 e di 18,7 p.p. sul 2019. Per più di 8 assunzioni su 10 i candidati dovranno possedere almeno un titolo di studio secondario: oltre 800mila i contratti per profili con una formazione terziaria (laurea o ITS Academy) e più di 3,5 milioni le posizioni offerte per professioni con un titolo tecnico professionale e di istruzione e formazione professionale. Difficili da reperire il 65,5% dei diplomati ITS Academy, il 49% laureati e il 46,9% dei qualificati/diplomati professionali.

Per ridurre questo penalizzante mismatch, è strategico, si legge nello studio Excelsior, fare sistema tra mondo della scuola e mondo economico-produttivo, e lavorare in prospettiva rendendo l’orientamento dei giovani sempre più efficace e i percorsi di studio sempre più aderenti alle necessità espresse dalle imprese, per le quali i titoli di studio e le competenze formate sono fondamentali.

A far salire a quasi 2,5 milioni di unità le figure professionali difficili da trovare, a fronte delle buone performance nella domanda di lavoro delle imprese, hanno contribuito gli effetti delle dinamiche demografiche e del ricambio generazionale del personale, il disallineamento quantitativo e qualitativo tra le competenze formate nel sistema educativo e la reale domanda del sistema economico.

In merito ai titoli di studio e alle competenze formate, Excelsior ci dice che nel 2023 il possesso di un livello di istruzione terziaria (laurea o diploma ITS Academy) è richiesto dalle imprese al 15% dei candidati all’assunzione, un diploma di istruzione secondaria di secondo grado è il livello di istruzione preferito per due terzi delle entrate mentre soltanto per il 18% dei contratti le imprese ritengono sufficiente la sola scuola dell’obbligo. Tra le lauree più richieste quelle a indirizzo economico (quasi 223mila assunzioni programmate), seguite a distanza da quelle a indirizzo insegnamento e formazione (117mila) e da quelle a indirizzo sanitario e paramedico (62mila). Tra i diplomi di scuola secondaria di II grado, le imprese richiedono soprattutto l’indirizzo amministrativo (481mila entrate previste) e quello turistico-alberghiero (279mila); tra le qualifiche/diplomi professionali prevalgono nelle ricerche delle imprese gli indirizzi collegati alla ristorazione (448mila), alla meccanica (269mila) e alla logistica (228mila).

In particolare, le competenze digitali sono ritenute importanti soprattutto per i candidati con un’istruzione terziaria (al 69,2%), ma si sale al 77,2% nel caso delle lauree a indirizzo economico e al 92,6% nel caso dell’indirizzo ICT degli ITS Academy. A tale indirizzo è associata anche l’importanza più elevata per le competenze relative alle “tecnologie 4.0 e alle applicazioni dell’intelligenza artificiale” (64,7%) e all’utilizzo di metodi matematici e informatici (70,8%). La richiesta di competenze green figura in modo omogeneo tra i diversi livelli formativi (circa nel 43% delle assunzioni previste), ma supera il 50% nel caso del diploma turistico-alberghiero. Tra le competenze trasversali, infine, quelle più richieste sono la flessibilità e la capacità di lavorare in gruppo, pure in tal caso con indicazioni di importanza elevata più frequenti per i titoli di studio terziari rispetto a quelli di livello secondario.

Per approfondimenti, consulta il Bollettino Excelsior