Professioni, disponibile la revisione della classificazione Istat

Pubblicato Giovedì, 18 gennaio 2024

Tiene conto dei principali cambiamenti intercorsi negli ultimi anni la nuova Classificazione delle Professioni pubblicata da Istat, lo scorso 4 gennaio. Nel 2021 l’Istat, infatti, ha avviato i lavori di aggiornamento della Classificazione, inserendo i mutamenti legati all’innovazione tecnologica e informatica, all’evoluzione dei processi organizzativi del lavoro, che ha coinvolto sia il settore pubblico sia il settore privato, nonché ai cambiamenti normativi sopraggiunti.

La Classificazione Istat è lo strumento che permette di ricondurre le diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro in specifici raggruppamenti, utili per diffondere e integrare dati statistici sulle professioni, garantendo anche la comparabilità a livello internazionale. 

Questa ultima revisione non riguarda l’impianto metodologico della Classificazione, ma nasce con l’obiettivo di aggiornare la tassonomia intervenendo principalmente sul massimo livello di dettaglio, ovvero sulle unità professionali e relativi esempi. La prossima revisione avverrà in seguito all’aggiornamento della ISCO, previsto per il 2028, a seguito del quale verranno accolte eventuali innovazioni metodologiche o cambiamenti strutturali più profondi.

Anche se nato con scopi statistici, oggi questo strumento è utilizzato anche a scopi amministrativi e informativi, tanto che diversi enti, pubblici e privati, se ne servono come base per il proprio lavoro e, contemporaneamente, contribuiscono ad accrescerne i dati raccolti. Per sfruttare pienamente questo flusso informativo, Istat ha costituito un Comitato interistituzionale per condurre i lavori di revisione e arrivare alla definizione della nuova Classificazione delle Professioni (CP2021) in modo condiviso. La nuova versione della Classificazione delle Professioni è entrata in vigore il 1° gennaio del 2023.

per maggiori informazioni, consulta "La Classificazione delle Professioni - Revisione 2021", curata da Istat.