Competenze, lo studio del CdR per la validazione nella UE

Pubblicato Venerdì, 09 febbraio 2024

I sistemi di validazione delle competenze e riconoscimento delle qualifiche sono il tema portante del recente studio realizzato dal Comitato europeo delle Regioni (CdR), “Attrarre competenze e talenti globali nelle città e nelle regioni dell'UE”.

In particolare, il rapporto mira a mappare sia la situazione attuale relativa al mercato del lavoro sia la situazione demografica nelle regioni e nelle città europee per metterle in relazione con la percentuale di cittadini di paesi terzi che vivono e lavorano attivamente o sono in cerca di lavoro in quelle realtà, evidenziando gli ostacoli che possono riscontrare, in particolar modo a causa del mancato riconoscimento delle loro qualifiche e la validazione delle loro competenze. 

Gli Stati membri dell’Unione Europea hanno sistemi di qualifiche e istruzione diversi tra loro, conoscerli e comprendere i vari punti di forza può rivelarsi utile per agevolare l’effettivo riconoscimento delle competenze e delle qualifiche, per identificare strategie efficaci che rispondano sia alle esigenze delle economie europee sia alla valorizzazione delle competenze che i lavoratori migranti hanno da offrire.

Lo studio, quindi, esplora le pratiche attualmente in corso di attuazione e il loro impatto, soprattutto a livello territoriale. Nella prima parte presenta una panoramica su quanto già realizzato in termini di integrazione a livello regionale e locale. La seconda parte raccoglie le comunicazioni più rilevanti prodotte dalle istituzioni europee da una prospettiva locale/regionale. La terza parte, poi, illustra i risultati provenienti da set di dati esistenti (Eurostat) incrociati con la ricerca del CdR sulle azioni condotte da città e regioni per attrarre lavoratori stranieri. Infine, seguono le conclusioni e le raccomandazioni del Comitato europeo delle Regioni raggiunte a seguito della ricerca.


Per maggiori informazioni, consulta lo studio “Attrarre competenze e talenti globali nelle città e nelle regioni dell'UE”