BES, l’andamento in Italia nel Rapporto Istat

Pubblicato Lunedì, 29 aprile 2024

Salute; Istruzione e formazione; Lavoro e conciliazione dei tempi di vita; Benessere economico; Relazioni sociali; Politica e istituzioni; Sicurezza; Benessere soggettivo; Paesaggio e patrimonio culturale; Ambiente; Innovazione, ricerca e creatività; Qualità dei servizi sono i 12 domini del framework Bes presi in esame nell’11° Rapporto Bes dell’Istat. 

Nel volume viene proposto un quadro complessivo del benessere della società italiana: attraverso l’analisi di 152 indicatori statistici, integrata da approfondimenti tematici, il Rapporto offre una visione approfondita dei livelli, delle tendenze e delle disuguaglianze di benessere. Si tratta quindi di una valutazione del progresso della società non soltanto dal punto di vista economico, ma anche sociale ed ambientale.

Nell’edizione di quest’anno si fa il punto sulla trasformazione del benessere nei vari domini che lo compongono, valutandone il riposizionamento rispetto al periodo pre-pandemico (2019). Le analisi riportano inoltre il rapporto con il contesto europeo, esplorano la dispersione degli indicatori tra le regioni e le disuguaglianze tra gruppi di popolazione.

Sono 38 su 152 gli indicatori Bes direttamente confrontabili a livello europeo. Tra quelli presi in esame, i gap più accentuati tra il nostro Paese e la UE sono stati registrati nei due domini Lavoro e conciliazione dei tempi di vita e Istruzione e formazione. Ad esempio, il tasso di occupazione italiano è di 9,1 punti percentuali più basso di quello medio europeo (75,4%), con una distanza particolarmente accentuata per le donne: il tasso di occupazione femminile è pari al 56,5% nel nostro Paese, mentre supera il 70% per la media Ue27.

La quota di NEET (giovani di 15-29 anni che si trovano al di fuori del contesto di istruzione e sono non occupati), inoltre, è più elevata in Italia e, nonostante il divario si sia leggermente ridotto nel 2023, il valore è pari al 16,1%, rispetto all’11,2% della media dei 27 Paesi dell’Unione europea. Nella Ue27 hanno raggiunto un livello di istruzione terziario il 43,1% delle persone di 25-34 anni, in Italia sono ancora solo il 30,6%; anche la percentuale di persone di 25-64 anni che hanno conseguito almeno il diploma è significativamente più bassa di quella media europea (65,5% in Italia, -14,3 punti rispetto al 79,8% dei Paesi della Ue27).

Oltre la metà dei 152 indicatori analizzati nel Rapporto è aggiornata al 2023 con dati definitivi.

Per approfondimenti, consulta il Rapporto BES 2023 dell’Istat.