Ammortizzatori sociali in deroga, siglata l’intesa tra Regioni e Governo per il 2011 - 2012

Pubblicato Giovedì, 21 aprile 2011
Regioni e Governo hanno siglato l'accordo sul finanziamento degli ammortizzatori sociali per gli anni 2011-2012. Rispetto alla copertura degli ammortizzatori per il 2011-2012 il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani sottolinea che aumenta la partecipazione delle Regioni "ferma restando la quota massima già definita nell'accordo per il 2009-2010" come pure resta immutato l'impegno del governo a "dare piena copertura agli ammortizzatori" qualora le risorse definite non fossero sufficienti. L'accordo prevede che il 60% della copertura sia a carico dello Stato, il 40% a carico delle Regioni (prima era il 30%).
"Le risorse sono più che sufficienti - ha dichiarato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi -Vorremo che il 2011 si caratterizzasse per un maggiore accompagnamento del lavoratore alla formazione e ai servizi sul rimpiego. Confermiamo infatti non solo il sostegno al reddito ma anche l'accompagnamento al nuovo lavoro con attività di formazione mirata".
Per l'assessore della regione Toscana al Lavoro, formazione ed attività produttive, Gianfranco Simoncini: "Le Regioni con questo accordo si fanno carico per altri due anni, con grande senso di responsabilità, di una quota maggiore del cofinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga.  La quota a carico delle Regioni viene portata quindi dal 30 al 40%. Accanto a questo impegno viene confermato quello per le politiche attive, cioè per la formazione e le iniziative di accompagnamento o reinserimento al lavoro, interamente di competenza delle Regioni".
Nell'intesa il governo conferma lo stanziamento previsto dalla legge di stabilità di 1 miliardo di euro per gli interventi a sostegno del reddito a cui si aggiungono 600 milioni di residui del biennio 2009-2010. Le Regioni concorrono, invece con la parte non utilizzata dello stanziamento di 2.2 miliardi di euro, fino al suo esaurimento. L'accordo prevede inoltre anche una sezione specifica dedicata alle misure di politica attiva "per un più rapido e mirato ricollocamento dei lavoratori e per evitare il formarsi di bacini di disoccupazione di lunga durata", come ha spiegato il ministro Sacconi. L'intesa prevede inoltre: l'attribuzione di un ruolo precipuo ai servizi per l'impiego nei processi di riqualificazione e di ricollocazione dei lavoratori; l'impiego e la valorizzazione del sistema informativo sulle competenze e i posti di lavoro cercati e non trovati dalle imprese e del portale
di servizi 'Cliclavoro' per rendere trasparenti e pienamente disponibili le informazioni sul mercato del lavoro. È previsto, inoltre, il ricorso ai Fondi Interprofessionali e agli enti bilaterali nelle politiche attive e nella formazione, anche prevedendo un eventuale intervento nelle azioni di sostegno al reddito, oggetto comunque di un confronto con le parti sociali; l'utilizzo più rigoroso degli strumenti di sostegno al reddito, per evitare situazioni di cronica dipendenza dagli ammortizzatori sociali e usi impropri degli stessi; il sostegno offerto dalle risorse del Fondo sociale europeo agli interventi previsti.
Peraltro, le Regioni hanno proseguito in questi mesi gli interventi sugli ammortizzatori sociali in deroga attraverso la stipula degli accordi per il 2011 con  le parti sociali e apportando modifiche o integrazioni ai provvedimenti inerenti le misure anticrisi. Nella sezione ammortizzatori sociali del sito di Tecnostruttura  è presente la documentazione di riferimento.

In allegato il testo dell'accordo.


Visualizza l'allegato