Aiuti di Stato, il quadro di valutazione UE 2024
Pubblicato Mercoledì, 09 aprile 2025Mentre la spesa complessiva è scesa a 186,78 miliardi di euro nel 2023 dai 243,27 miliardi di euro del 2022, gli Stati membri dell’Unione europea hanno canalizzato il 73% dei fondi verso obiettivi politici UE, come la tutela ambientale e il risparmio energetico, la ricerca, lo sviluppo e l'innovazione e lo sviluppo regionale. Nel 2022, questa quota era del 49%. L'importo totale degli aiuti spesi per questi obiettivi chiave è aumentato passando a 136,78 miliardi di euro dai 119,98 miliardi di euro.
È questa la sintesi dei dati raccolti nel quadro di valutazione degli aiuti di Stato 2024, pubblicato lo scorso 8 aprile dalla Commissione europea, che raccoglie i dati della spesa per aiuti di Stato nella UE nel 2023, basato sulle relazioni degli Stati membri.
L’edizione 2024 del quadro di valutazione degli aiuti di Stato include sei punti focali speciali, vale a dire misure di aiuti di Stato a sostegno dell'economia per mitigare l'impatto della guerra della Russia contro l'Ucraina e per favorire la transizione verso una nuova economia zero; aiuti di Stato forniti nel contesto della crisi del coronavirus; spesa per aiuti di Stato esentata da blocchi, aiuti di Stato per l'energia e la protezione ambientale, le energie rinnovabili e il risparmio energetico; implementazione di reti a banda larga; innovazione industriale e produzione di tecnologie pulite.
“Il quadro di valutazione degli aiuti di Stato – ha spiegato Teresa Ribera, vicepresidente esecutivo della Commissione europea per la Transizione pulita, giusta e competitiva - mostra che la tutela ambientale e il risparmio energetico sono gli obiettivi politici non di crisi per i quali gli Stati membri hanno speso di gran lunga la maggior parte degli aiuti di Stato nel 2023. I dati confermano - ha concluso - che le norme sugli aiuti di Stato continuano a supportare l'affrontare le sfide della competitività globale e la transizione pulita”.
Le riduzioni più notevoli della spesa sono state causate dall'eliminazione graduale degli aiuti di crisi volti ad attenuare gli effetti della pandemia di coronavirus e dall'invasione russa dell'Ucraina: nel 2023, infatti, la spesa per aiuti di Stato è entrata in una fase di normalizzazione; questo tipo di spesa per aiuti è scesa allo 0,06% del PIL della UE.
Per maggiori informazioni consulta il quadro di valutazione degli aiuti di Stato.