Istat, presentato il Rapporto 2012

Pubblicato Giovedì, 24 maggio 2012
Lo scorso 23 maggio è stato presentato il Rapporto Istat 2012 sulla situazione economica del Paese.
Quello che ne emerge è un quadro negativo con ancora forti disuguaglianze tra Nord e Sud. Al Nord, infatti, è aumentata l'occupazione, mentre il Sud ha fatto un passo indietro. Secondo il Rapporto è un'Italia vecchia e povera in quanto le retribuzioni contrattuali sono rimaste ferme al 1993 e, nella classifica Ue che riguarda la crescita, è risultata ultima.
In Italia la scuola prende atto della disuguaglianza appena si conclude il ciclo obbligatorio, e i servizi sociali aumentano a dismisura le disparità tra Nord e Sud, uomini e donne, garantiti e atipici, giovani e anziani. Appena il 20,3% dei figli degli operai arriva all'università, contro il 61,9% dei figli delle classi agiate.
Aumenta il numero dei giovani che restano in casa: il 45% dichiara di restare in famiglia perché senza lavoro e quindi senza la possibilità di essere autonomi.
Le donne sono sempre più escluse dal mondo del lavoro: il 33.7% delle donne tra i 25 e i 54 anni non percepisce alcun reddito vivendo a carico del marito o del compagno.

In allegato la sintesi del Rapporto.


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