Comitati di sorveglianza, conclusi gli incontri nelle Regioni

Pubblicato Venerdì, 06 luglio 2012

Si è concluso nei giorni scorsi il consueto appuntamento che vede ogni anno le Regioni e Province autonome impegnate nella  realizzazione dei Comitati di sorveglianza dei Programmi operativi.  
Tali incontri rappresentano un importante momento di confronto, con la Commissione europea, le autorità centrali e il partenariato per condividere i risultati conseguiti e le direttrici che guideranno le scelte programmatiche nel prosieguo dell'attuazione.

Come d'abitudine nel corso delle riunioni, sono stati presentati ed approvati i Rapporti Annuali di esecuzione, offrendo una breve disamina degli elementi più significativi emersi nel corso del 2011.

La lettura dei dati ha messo in luce una generale persistenza degli effetti negativi prodotti dalla recessione economica nella gran parte delle realtà. In alcune Regioni in particolare le pesanti ricadute prodotte sul mercato occupazionale hanno portato ad un rapido esaurimento delle risorse degli assi Adattabilità ed Occupabilità, ambito elettivo in cui sono state finanziate le iniziative di sostegno ai lavoratori colpiti dalla crisi, inducendo le amministrazioni ad avanzare alla CE proposte di rimodulazione dei piani finanziari dei Po. I CdS hanno rappresentato pertanto la sede privilegiata in cui presentare le prime ipotesi di riprogrammazione; quattro le Regioni che hanno condiviso con il partenariato, il MdL (Autorità capofila del Fse) e la CE le proposte di revisione del Programma operativo, in vista dell'avvio della successiva fase di interlocuzione formale con i servizi della Commissione europea; numerose altre Regioni hanno invece fornito una informativa sugli esiti del percorso già giunto a conclusione.

La battuta d'arresto nell'attuazione, inizialmente registratasi a seguito della recessione e nelle more della definizione delle procedure necessarie a mettere in campo misure di contrasto alla stessa, sembra essere stata ampiamente superata e il Fse conferma buone performance sia sotto il profilo della spesa che dal punto di vista dei destinatari coinvolti. Tutte le Regioni hanno infatti superato i target di spesa previsti per maggio 2012, mentre, sotto il profilo dei destinatari, sono oltre 1.300.000 i soggetti intercettati da interventi sostenuti dal Fse nel corso del 2011, di cui 744.000 donne, con un impegno complessivo di risorse pari a quasi 2.300.000.000. Le iniziative messe in campo riguardano non solo percorsi di aggiornamento e riqualificazione, prioritariamente rivolti a soggetti espulsi o a rischio di esclusione dai processi produttivi, ma anche strumenti formativi, di incentivazione e di accompagnamento per favorire l'ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

Il tema dei giovani ha rappresentato uno dei nodi cruciali affrontati nel corso dei Comitati. Raccogliendo le sollecitazioni del presidente della Commissione europea Barroso, le Regioni hanno presentato le iniziative messe in atto e le linee d'intervento pianificate per il prossimo biennio di programmazione che mirano ad affrontare i due aspetti critici su cui la stessa CE ha puntato l'accento: istruzione e occupazione anche attraverso il rilancio dello strumento dell'apprendistato.

Un focus è stato dedicato agli strumenti di ingegneria finanziaria che dovrebbero rappresentare in futuro uno strumento rilevante per la realizzazione delle attività finanziate attraverso i fondi strutturali. Sette le Regioni che hanno illustrato le loro iniziative di supporto all'imprenditorialità e di contrasto all'esclusione sociale attraverso gli strumenti del Fondo di garanzia e del microcredito, elevandole in qualche caso ad esempio di buone pratiche da diffondere a livello europeo.

Nelle Regioni Convergenza è stata altresì offerta una breve disamina delle priorità strategiche sulle quali si intende investire con l'adesione all'iniziativa  "Piano d'azione Coesione" e degli interventi realizzati nel campo dell'istruzione dal MIUR in qualità di Organismo Intermedio.

A chiudere i Comitati generalmente un intervento della CE sulla futura programmazione 2014-2020.