Nonostante alcuni dati in miglioramento, l'Italia resta nelle posizioni basse della classifica stilata nel Rapporto Ocse 2012 sull'educazione.
In "Education at a glance" si legge che la percentuale di laureati nel nostro Paese è del 15 %, contro una media Ocse del 31 % e quella dei Paesi Ue del 28%. Il dato inoltre scende al 9% se si considera la fascia d'età di giovani tra i 25 e i 34 anni con genitori a bassa istruzione.
Un miglioramento nell'andamento si è registrato con l'introduzione delle lauree brevi, a cui, però, non ha corrisposto un miglioramento nell'occupazione. Tra il 2002 e il 2010 il tasso di occupazione dei laureati è sceso dal 82,2% al 78,3 %; nello stesso periodo il tasso di disoccupazione dei laureati è salito dal 5,3% al 5,6%: dati in netta controtendenza sia rispetto all'Ocse sia rispetto all'Europa a 21.
Ed è in aumento, inoltre, il numero dei "neet", giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano: nel 2010 la percentuale è arrivata al 23%.

In allegato il file, disponibile solo in inglese, del Rapporto.