Legge di stabilità  e riforma del Titolo V, le osservazioni delle Regioni

Pubblicato Mercoledì, 10 ottobre 2012

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, presieduta da Vasco Errani, nella seduta dello scorso 10 ottobre, ha approvato all'unanimità il seguente comunicato stampa che riassume le preoccupazioni nate a seguito dei provvedimenti annunciati dal Consiglio dei ministri.
"La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome riconferma la piena volontà di ridurre i costi della politica.
Esprime forte preoccupazione per la situazione che potrebbe determinarsi con il varo della legge di stabilità e per le conseguenze che alcune misure avranno su servizi fondamentali per i cittadini, in primo luogo per il servizio sanitario, l'istruzione e le politiche sociali. Tale preoccupazione è data dalle conseguenze di tre manovre consecutive che hanno prodotto una riduzione insostenibile di molti miliardi per questi servizi.
Inoltre la Conferenza delle Regioni in merito all'annunciato Disegno di Legge costituzionale sul Titolo V riafferma, come ha sempre sostenuto, che il problema fondamentale risiede nel non aver dato compiutezza ed equilibrio al disegno di autonomia e federalismo proclamato in più occasioni (es. Camera delle autonomie, federalismo fiscale, etc.), nel cui quadro andava affrontata anche la revisione del Titolo V della Costituzione. Un approccio che ha prodotto squilibri anche in relazione all'attuazione delle politiche di cui è opportuno si faccia carico l'intera filiera delle istituzioni.
Per questi motivi la Conferenza delle Regioni ritiene un errore l'intervento unilaterale del Governo e ritiene urgente un confronto sull'assetto istituzionale che si va profilando, a cui - sin dalle prossime ore - le Regioni si dichiarano disponibili".