Terzo Rapporto sulla Coesione sociale

Pubblicato Giovedì, 20 dicembre 2012

Il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in collaborazione con Inps e Istat, ha presentato il terzo Rapporto sulla Coesione sociale.
Il Rapporto, che si divide in due volumi, presenta informazioni statistiche relative ai diversi settori che compongono il quadro della coesione sociale: dal mercato del lavoro al capitale umano, dalla povertà ed esclusione sociale alle politiche di sostegno al reddito, dalle politiche attive del lavoro a quelle previdenziali.
Il primo volume è una sorta di guida ai principali indicatori utili a rappresentare la situazione nel nostro Paese e la sua collocazione in ambito europeo; il secondo si compone di una serie di tavole statistiche che offrono dati, aggiornati al 2011, articolati a diversi livelli territoriali per consentire comparazioni regionali e internazionali.
Per quel che riguarda il mercato del lavoro, emerge che nel secondo trimestre 2012 gli occupati sono in calo dello 0,2% in confronto allo stesso trimestre del 2011. Di conseguenza il numero dei disoccupati subisce un aumento tendenziale su base annua del 38,9%.
A livello di formazione, il Rapporto evidenzia la difficoltà delle università di attrarre i giovani. Il tasso di passaggio tra immatricolati all'università e diplomati di scuola secondaria superiore dell'anno scolastico precedente si è progressivamente ridotto.
Fra le lauree triennali, i migliori esiti occupazionali si riscontrano per i corsi afferenti alle professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche; mentre fra le lauree specialistiche biennali, livelli di occupazione elevati si registrano invece per i corsi di ingegneria, di architettura e delle scienze economico-aziendali.
A livello occupazionale, lo svantaggio femminile si riscontra per tutte le tipologie di corsi di laurea, con un differenziale nei tassi di disoccupazione maschili e femminili di circa 8 punti.


In allegato i due Volumi e le Tavole del Rapporto.



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