Consiglio Ue, raggiunto l'accordo sul bilancio europeo 2014-2020

Pubblicato Lunedì, 11 febbraio 2013

Dopo una lunga trattativa, nella seduta dell'8 febbraio, il Consiglio europeo ha trovato l'accordo sul bilancio europeo per il settennio 2014-2020. "Un bilancio equilibrato e orientato alla crescita", anche se "non perfetto", così lo ha definito il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, che "ha dimostrato il senso di responsabilità collettivo" dei leader Ue. "Forse - ha continuato - non è il bilancio perfetto per nessuno, ma c'è molto per tutti, questo è un bilancio orientato al futuro, realistico e guidato dalle pressanti preoccupazioni" per la crisi.
Il tetto complessivo di spesa scende a 960 miliardi di euro per gli impegni e 908,4 per i pagamenti effettivi, pari all'1% ed allo 0,95% del Pil europeo, contro rispettivamente 994,176 miliardi (1,12% del Pil) e 942,778 miliardi (1,06% del Pil) del periodo 2007-2013. Queste le cifre complessive del bilancio 2014-2020, che per la prima volta nella storia dell'Unione europea viene ridotto rispetto a quello del settennio precedente, rispettivamente di 35,2 e 34,4 miliardi.
Nello specifico, le cifre per capitolo prevedono: 125,614 miliardi di euro per Competitività per la crescita e l'occupazione; 325,149 miliardi di euro per Coesione; 373,179 miliardi di euro per Agricoltura; 15,686 miliardi di euro per la Sicurezza e cittadinanza; 58,704 miliardi di euro per Europa globale;  61,629 miliardi di euro per Amministrazione; 27 miliardi di euro per Compensazioni.
Per ciò che riguarda l'Italia, con il prossimo bilancio europeo migliora il saldo negativo medio annuo: il saldo netto da -4,5 miliardi nel periodo 2007-2013 passerà nel 2014-2020 a -3,8 miliardi, pari allo 0,23% del reddito nazionale lordo. L'Italia ha ottenuto 1,5 miliardi aggiuntivi per lo sviluppo rurale, con la dotazione complessiva all'agricoltura che sale a 9,26 miliardi. Sul fronte delle politiche per la coesione il governo italiano ha ottenuto 2 miliardi in più, di cui 500 milioni destinati alle aree rurali delle regioni meno sviluppate del Mezzogiorno. Oltre 400 milioni
andranno al nuovo fondo per l'occupazione giovanile.
Ora il testo passerà al vaglio del Parlamento europeo.

In allegato le conclusioni del Consiglio europeo del 7 e 8 febbraio, al momento disponibili solo in lingua inglese.



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