La Commissione Ue propone norme per concretizzare l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile

Pubblicato Martedì, 12 marzo 2013
La Commissione europea ha proposto norme operative per attuare l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile. A questa iniziativa, che è stata proposta dal Consiglio europeo nella riunione del 7 e 8 febbraio 2013, sono stati assegnati 6 miliardi di euro per il periodo 2014-2020.
L'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile è mirata in particolare a favorire l'integrazione nel mercato del lavoro di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione (neet) nelle regioni dell'Unione con un tasso di disoccupazione giovanile nel 2012 superiore al 25%. Nel gennaio 2013 il tasso di disoccupazione giovanile nella UE era del 23,6%, più del doppio di quello delle altre fasce di età. Nella UE 7,5 milioni di giovani europei, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, sono disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione. Non si tratta di un problema che riguarda solamente le persone direttamente colpite, ma di una minaccia grave per la coesione sociale, che potrebbe avere ripercussioni negative sul potenziale economico e sulla competitività dell'Europa.
I fondi destinati all'iniziativa verrebbero impiegati per rafforzare e accelerare le misure descritte nel pacchetto per l'occupazione giovanile del dicembre 2012. Tali fondi sarebbero a disposizione degli Stati membri per finanziare, nelle regioni ammissibili, misure attuative della raccomandazione relativa alla garanzia per i giovani concordata nell'ambito del Consiglio dei ministri del lavoro e degli affari sociali della UE del 28 febbraio. Nel quadro della garanzia per la gioventù, gli Stati membri sono invitati ad attuare misure per garantire che i giovani fino all'età di 25 anni ricevano un'offerta qualitativamente buona di impiego, di formazione continua, di apprendistato o di tirocinio entro quattro mesi dall'uscita dal ciclo scolastico o dall'inizio del periodo di disoccupazione.
L'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile integrerebbe altri progetti nazionali, tra cui quelli che ricevono il sostegno del Fondo sociale europeo (Fse), al fine di istituire o attuare dispositivi di garanzia per i giovani, come la riforma delle istituzioni e dei servizi competenti.
Dei fondi previsti, 3 miliardi di euro proverrebbero da una linea di bilancio specifica per l'occupazione giovanile e almeno altri 3 miliardi dal Fondo sociale europeo.