Fse, CdS 2013: andamento della programmazione attuale e forte attenzione agli sviluppi futuri

Pubblicato Mercoledì, 10 luglio 2013

Si è concluso con la fine di giugno il consueto appuntamento delle autorità di gestione regionali del Fse con i Comitati di sorveglianza.
Anche quest’anno, dunque, le autorità regionali hanno presentato nei loro territori l’andamento del programma facendo il punto della situazione alla presenza anche della Commissione europea, delle autorità centrali e del partenariato.
In particolare l’approvazione dei rapporti annuali di esecuzione ha permesso di fornire un quadro di attuazione al 2012 in termini di soggetti raggiunti e di valori finanziari. In riferimento a quest’ultimo aspetto è emerso un andamento complessivo della spesa che si attesta, in termini di capacità di impegno, intorno al 70% del totale programmato, come valore medio tra tutte le Regioni, con punte fino al 100% in alcuni territori, e al 50% circa dei pagamenti.

Interessanti focus sono stati dedicati, in continuità con le informative predisposte l’anno precedente, all’adesione al Piano di Azione per la Coesione (Pac) e all’attuazione degli strumenti di ingegneria finanziaria, che, se in questa fase di “sperimentazione” sconta l’impatto con le problematiche legate all’adozione di modalità nuove nel Fse, costituisce un significativo bagaglio anche in vista della prossima programmazione.
Nell’ambito del Pac particolare enfasi è stata posta sulla linea d’intervento due “periodi di residenza e studio all’estero” nell’ambito della quale sono stati attivati 137 progetti con il coinvolgimento di  circa 52.000 studenti,  l'88% dei quali  ha conseguito una certificazione linguistica, in prevalenza lingua inglese.

A chiusura dei Comitati, dopo le informative delle autorità di audit sull’andamento dei controlli e in alcuni casi dopo aver trattato aspetti tecnici rilevanti quali la riprogrammazione finanziaria, è stato dedicato un ampio spazio di discussione alla programmazione 2014-2020.
In generale è stato rappresentato lo stato dell’arte del confronto interistituzionale europeo relativamente sia  al quadro finanziario pluriennale sia al contenuto dei regolamenti, con particolare attenzione alla Youth employment initiative (dotazione di 6 miliardi di euro, 3 miliardi a valere sul Fse e 3 con autonoma linea di bilancio europeo).
Mentre sul versante europeo si è in attesa della conclusione dei lavori non prima dell’autunno inoltrato, le Regioni hanno avviato già alcune prime riflessioni a livello territoriale. Le AdG hanno quindi riportato al Comitato gli esiti di tali prime analisi, in alcuni casi indicando le priorità d’investimento sulle quali intendono orientare i finanziamenti all’interno dei prossimi Programmi operativi. Le riflessioni  e gli esercizi hanno preso avvio anche dai primi suggerimenti forniti dai valutatori indipendenti e dalle esigenze manifestate dal partenariato, evidenziando particolare attenzione verso temi che presentano una forte continuità con le filiere d’intervento che hanno prodotto impatti positivi nell’attuale ciclo programmatorio: l’adattabilità dei lavoratori, il rafforzamento delle competenze dei gruppi vulnerabili per agevolarne l’accesso al mercato del lavoro, le iniziative di contrasto alla dispersione scolastica/formativa e l’empowerment dei meccanismi di transizione suola - lavoro.