Progetto interregionale – transnazionale “Oltre il confine”. Prosegue l’intesa Italia – Romania per la lotta contro il traffico di esseri umani

Pubblicato Mercoledì, 25 febbraio 2009

Collaborazione e scambio di buone prassi sono i principi che caratterizzeranno le attività legate al progetto interregionale – transnazionale “Oltre il confine”. Sono stati ribaditi nel corso della prima riunione del Comitato di pilotaggio svoltasi a Roma il 25 febbraio. L’obiettivo principale del progetto è quello di contrastare  il fenomeno della tratta, ma come vero elemento innovativo anche quello di offrire inserimento sociale e lavorativo alle vittime.

Dopo una fase, esclusivamente nazionale con il progetto “Vie d’uscita”, l’iniziativa ha ampliato il raggio d’azione: nel luglio 2008, infatti, la firma del Protocollo d’intesa con la Romania ne ha siglato uno sviluppo transnazionale.
La Romania ha attuato un’iniziativa per la sensibilizzazione al tema del contrasto allo sfruttamento di persone. Numerosi sono i progetti in fase di valutazione, finanziati dal Fondo sociale europeo, nello specifico sull’Asse 6 (Asse 6.3 – Pari opportunità e Asse 6.4 – Azioni transnazionali per un mercato lavorativo inclusivo). Tra questi, rientra, in particolare, il progetto “Together”, che prevede azioni di sistema a supporto dell’accordo tramite la collaborazione tra le istituzioni italiane e romene. Secondo i dati illustrati nella riunione, la Romania intende investire  nell’iniziativa risorse per circa 4 milioni di euro e prevede una durata di 3 anni.

Da parte loro, le Regioni italiane hanno definito un piano di azioni che prevede, per il 2009 e parte del 2010, uno stanziamento di euro 1.800.000, a valere, principalmente sul Fondo sociale europeo. L’attuale crisi economica, però, che ha investito anche il nostro Paese, potrebbe far mutare l’importo definitivo delle amministrazioni regionali. In base a una rilevazione condotta da Tecnostruttura, le Regioni condurranno interventi su tre diversi livelli, regionale, interregionale, transnazionale, concentrando gli sforzi sulla prevenzione del fenomeno della tratta, sull’inclusione sociale e lavorativa delle vittime, promuovendo e organizzando convegni, seminari e study tour e curando lo scambio di esperienze e la costituzione di reti tra tutti gli operatori coinvolti.

Anche la Commissione europea ha fatto arrivare il proprio apprezzamento per questa iniziativa, attraverso un messaggio di Philippe Hatt, capo unità B1 della DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità, nel quale è stato sottolineato la necessità e l’utilità dello scambio di buone prassi, non solo per garantire una maggiore efficienza, ma anche per offrire uno strumento di comunicazione che consenta di rendere evidenti i risultati dell’intervento comunitario. “Ritengo – prosegue il messaggio di Hatt - che molto delicato ma molto importante sia questo progetto che lavora sulle vittime di tratta. Ancora una volta anche grazie agli accordi con la Romania il Fondo sociale europeo può intervenire secondo i suoi principi non solo regolamentari ma anche etici per le persone in serie difficoltà o a cui sono stati violati i diritti fondamentali. La Commissione ribadisce il forte interesse per questa iniziativa ed è pronta a collaborare come fatto in passato per facilitare lo sviluppo di questa progettualità”.

In Italia il progetto “Oltre il confine” vede la partecipazione delle Regioni Piemonte, capofila del progetto, Calabria, Emilia – Romagna, Lazio, Marche, Toscana, Sicilia e le Province autonome di Bolzano e Trento, con l’assistenza tecnica di Tecnostruttura; il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero del Lavoro; per la Romania il Ministero del Lavoro, famiglia e pari opportunità