Ue, pubblicata l'Analisi annuale della crescita 2015

Pubblicato Lunedì, 01 dicembre 2014

Il rilancio degli investimenti, un rinnovato impegno per le riforme strutturali e il perseguimento della responsabilità di bilancio sono i tre pilastri nella politica economica e sociale che la Commissione europea raccomanda di perseguire. Sono citati nell’Analisi annuale della crescita 2015, appena pubblicata, che affronta il tema di come riportare l’Europa alla crescita economica e garantire la creazione di posti di lavoro: il testo definisce le priorità economiche generali della UE e fornisce agli Stati membri orientamenti politici per l'anno successivo.

La ripresa dell'economia europea è ancora debole e fragile, il che non consente la riduzione dell'elevato livello di disoccupazione e di povertà. Solo lavorando insieme, si legge nel documento, sarà possibile ristabilire la fiducia e riportare l'intera UE a crescere: è necessario un deciso impegno da parte degli Stati membri ad agire diversamente a livello nazionale. Date le notevoli differenze fra le situazioni economiche degli Stati membri, il giusto approccio varierà inevitabilmente da paese a paese.

Marianne Thyssen, commissaria per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori, ha dichiarato: "La creazione di posti di lavoro e le politiche sociali sono al centro del nostro programma e occupano un posto preminente nell'analisi annuale della crescita. Tutti noi dobbiamo farcene carico. Gli Stati membri che hanno coraggiosamente riformato il proprio mercato del lavoro hanno dimostrato che le riforme pagano sul serio. Ciò dovrebbe incoraggiare gli altri Stati membri a fare altrettanto. Il piano di investimenti da 315 miliardi di euro presentato dalla Commissione può portare a risultati ancora migliori".

L'Analisi annuale della crescita 2015 è accompagnata anche dalla pubblicazione della proposta della Commissione per la relazione comune sull'occupazione, in cui si analizzano la situazione dell'occupazione in Europa e le risposte politiche degli Stati membri. La relazione dimostra che le riforme strutturali sostanziali pagano sempre e analizza inoltre le potenzialità di miglioramento sul piano occupazionale e sociale per l'UE nel suo complesso.

In allegato l'Analisi annuale della crescita 2015.



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