Professioni, l'Italia presenta il Piano nazionale di riforma alla Ue

Pubblicato Mercoledì, 06 aprile 2016
Il Dipartimento Politiche Europee - Presidenza del Consiglio dei ministri - ha inviato alla Commissione europea il Piano nazionale definitivo di riforma delle professioni.
 
Il Piano è stato realizzato in collaborazione con le amministrazione pubbliche, l'Isfol e le Regioni, sentiti gli Ordini, i Collegi e le associazioni di categoria e dà attuazione all'art. 59 della direttiva 2005/36/CE sul riconoscimento delle qualifiche professionali. La direttiva richiede, in primo luogo, che la regolamentazione nazionale in materia venga valutata per verificare che non sia non discriminatoria, proporzionata e basata su un motivo imperativo di interesse generale; in secondo luogo mira a una possibile riduzione o modifica della regolamentazione sproporzionata dei servizi professionali, considerata dall'Unione Europea una delle cause di maggiore ostacolo alla mobilità dei professionisti e, conseguentemente, alla crescita economica e allo sviluppo dell'occupazione.
 
Le Regioni hanno collaborato alla stesura del Piano in particolare attraverso il Gruppo Professioni. La materia delle professioni, di competenza concorrente tra lo Stato e le Regioni, in base all’art 117 della Costituzione, è stata trattata quindi in collaborazione tra i soggetti istituzionali coinvolti; le Regioni hanno lavorato in questo ambito con una duplice finalità: la volontà di esercitare in modo trasparente e collaborativo il proprio spazio di competenza, ma anche la necessità di individuare, accompagnare e sostenere le istanze professionali emergenti nei territori, evitando sia processi di eccessiva regolamentazione sia dinamiche di evoluzione incontrollata. 
 
Il Piano nazionale di riforma delle professioni ha individuato tre linee di azioni prioritarie:
- la revisione dei percorsi formativi di alcune professioni tecniche (ingegneri, periti);
- la valutazione e l'adeguamento degli esami di Stato per i titoli di studio per renderli più aderenti all'attività professionale;
- l'istituzione con le amministrazioni competenti di un tavolo tecnico dedicato alle professioni la cui formazione professionale è demandata alle Regioni.
 
L'Italia ha provveduto all'aggiornamento del proprio database sulle professioni regolamentate: sono ora 174 le professioni inserite, di cui 41 quelle di nuovo inserimento.
 
A marzo 2016, l'Italia è tra i sei Stati membri che hanno garantito un recepimento completo della nuova direttiva qualifiche e tra i 17 che hanno presentato il Piano.
 
In allegato il Piano nazionale di riforma delle Professioni.
 


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