Sistema integrato 0-6 anni, siglata Intesa in Conferenza Unificata

Pubblicato Mercoledì, 08 novembre 2017

Ha avuto il via libera in Conferenza Unificata il piano “0-6 anni” ovvero uno dei decreti collegati alle legge n. 107/2015 sulla “Buona scuola” che, per la prima volta, ha sancito la nascita di un sistema integrato di istruzione per la fascia 0-6 anni, stanziando risorse specifiche per il potenziamento dei servizi offerti alle famiglie e l'abbassamento dei costi sostenuti dai genitori.

“Abbiamo raggiunto l'intesa sia sul piano vero e proprio – ha dichiarato la coordinatrice degli assessori regionali all'Istruzione e al Lavoro Cristina Grieco - quindi sulle linee guida per l'implementazione dei servizi educativi, che riguarda la gestione e l'edilizia, sia sullo schema di riparto dei fondi. Quindi auspicabilmente il Ministero procederà al riparto dei fondi e potremo mettere in atto sui territori dalla fine di quest'anno all'inizio dell'anno prossimo i primi interventi”.

Nello specifico sono state raggiunte l’Intesa per l’adozione del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione tra i bambini tra 0 e 6 anni e quella sullo schema di decreto del Miur per il riparto del corrispondente Fondo nazionale. Il piano triennale prevede l’assegnazione alle Regioni di 209 milioni di euro, che vengono erogati dal Miur direttamente ai comuni beneficiari.

Sono tre gli interventi finanziati: l’edilizia scolastica, il sostegno di parte delle spese di gestione dei servizi 0-6 anni, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie e ridurre i costi che devono sostenere; la formazione continua del personale educativo e docente. 

Per il 2017 il fondo di 209 milioni è ripartito per il 40% in proporzione alla popolazione di 0-6 anni, in base ai dati Istat, per il 50% in base alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015, il 10% in proporzione alla popolazione di 3-6 anni non iscritta alla scuola di infanzia statale in modo da garantire un accesso maggiore.Nel 2018, anche a fronte di questa nuova linea di finanziamento, la Regione aggiornerà gli indirizzi in materia di servizi educativi, ragionando con gli enti locali e con i diversi protagonisti del sistema integrato.