Fondi Ue, la proposta della Commissione per il 2021/2027

Pubblicato Mercoledì, 30 maggio 2018

Potrebbe salire del 6% la quota dei fondi strutturali per l’Italia nel periodo di programmazione 2021/2027. La Commissione europea, infatti, lo scorso 29 maggio, ha presentato una proposta sull’uso e sulla distribuzione dei fondi di coesione nel quadro del bilancio comunitario. La proposta passerà ora al vaglio del Consiglio e del Parlamento. La proposta della Commissione individua cinque priorità: innovazione e trasformazione economica; lotta all’inquinamento, connessioni infrastrutturali; Istruzione ed educazione; lo sviluppo urbano. Alla prima tematica sarà destinato il 65% del totale dei fondi e alla seconda l’85%. Il parametro per l’assegnazione dei fondi Ue non sarebbe più solo il PIL pro capite, ma si aggiungerebbero anche altri fattori quali la disoccupazione giovanile, il tasso di istruzione, il cambiamento climatico, l’accoglienza e l’integrazione dei migranti. Tra le altre novità, la proposta della Commissione prevede anche l’introduzione di un legame con le raccomandazioni – paese che segneranno il percorso da seguire nella programmazione e prevederanno un’analisi di metà percorso: nel caso in cui un Paese risultasse in deficit o registrasse squilibri eccessivi e non si adeguasse alle richieste comunitarie, la Commissione potrebbe chiedere al Consiglio di sospendere totalmente o in parte l’rogazione dei fondi. In questo nuovo quadro l’Italia avrebbe un aumento della quota di fondi europei del 6% rispetto alla programmazione 2007/2014, con una dote pari circa a 40 miliardi di euro. In generale la Commissione propone che, nel periodo 2021/2027, alla politica di coesione siano destinati 330,6 miliardi di euro, di cui 201 miliardi al Fondo europeo di sviluppo regionale, 41 miliardi al Fondo di coesione e 89 miliardi al Fondo sociale europeo.