“Decreto dignità”, il Consiglio dei ministri vara il decreto

Pubblicato Mercoledì, 04 luglio 2018

È stato approvato dal Consiglio dei ministri, nella seduta dello scorso 2 luglio, il decreto legge “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese”, il cosiddetto “decreto dignità”.

Il provvedimento agisce sull’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato; sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sul contrasto alla delocalizzazione; sul contrasto alla ludopatia; introduce misure in materia di semplificazione fiscale.

In particolare, il decreto mira a limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato. “Si riduce in tal modo, secondo quanto ha illustrato il governo, il lavoro precario, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro”. Con questo obiettivo il decreto prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali, l’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni già a partire dal primo contratto sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi. Inoltre è previsto l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione.

Il decreto legge “Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese” entrerà in vigore subito dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e dovrà poi essere convertito in legge dal parlamento entro 60 giorni.