Centri per l'impiego, Regioni e ministero concordano sull’idea di un piano nazionale

Pubblicato Lunedì, 22 ottobre 2018

"Esprimiamo soddisfazione per l’annuncio di un investimento importante sui centri per l’impiego e condividiamo l’idea del piano nazionale con linee guida condivise per il rilancio della mission di queste strutture, confermando l’esigenza di un passaggio formale di questo documento di indirizzo in Conferenza Stato-Regioni. Evidenziamo, però, tre preoccupazioni di fondo: certezza di risorse strutturali, una tempistica adeguata e realistica e strumenti normativi che rendano possibile il potenziamento”. Questa la sintesi dell’assessore Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni, sull’incontro tra le Regioni e il ministro del Lavoro Luigi Di Maio, svoltosi lo scorso 16 ottobre, per definire le modalità operative per il rafforzamento dei Centri per l’Impiego.

"Il dialogo con le Regioni è assolutamente fondamentale. Faremo tesoro degli esempi virtuosi già avviati e saremo disponibili a partnership con i soggetti privati, ma con un obiettivo chiaro dichiarato: la centralità e la regia delle politiche attive devono restare pubbliche". Così si è espresso al termine dell’incontro il sottosegretario Claudio Cominardi, che ha affiancato il ministro Di Maio nell'illustrazione del Piano per lo sviluppo dei Centri per l'Impiego alle Regioni e che svolgerà un ruolo di coordinamento nel proseguimento dei lavori, sia politico sia tecnico.

"Il piano – ha spiegato Cominardi - vede come obiettivi il potenziamento dell'organico e della formazione del personale, l'adeguamento delle strutture e della dotazione informatica, lo sviluppo di una logistica e di un layout comune in tutta Italia, ma anche lo sviluppo di un software unico e l'integrazione delle attuali banche dati, l'utilizzo di nuove tecnologie per snellire i processi e favorire in tempi rapidissimi l'incontro tra domanda e offerta". 

“Siamo d’accordo – ha precisato l’assessore Grieco - sul fatto di riconoscere i servizi dell’impiego come una infrastruttura primaria del mercato del lavoro, ma occorre che le risorse umane dei centri siano almeno raddoppiate rispetto alle ottomila unità che oggi sono impiegate, in modo stabile e partendo dai milleseicento nuovi ingressi previsti già dal piano di rafforzamento approvato dalla Conferenza Unificata il 21 dicembre 2017. Per quanto riguarda le risorse il ministro ha assicurato un miliardo che sarà stanziato in modo strutturale, è una notizia positiva, ma dovremo vedere in che modo sarà definito il riparto tra le priorità previste e quali saranno gli obiettivi”.

“Abbiamo detto al ministro – ha proseguito la Coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni - che il fattore tempo rappresenta un elemento fondamentale per la riuscita del processo, anche in relazione all’impegno aggiuntivo che sarà richiesto ai CPI con l’introduzione del reddito di cittadinanza. Occorre individuare modalità fluide per l’inserimento del personale assicurando, nei territori dove ce n’è bisogno, un valido supporto organizzativo anche attraverso la funzione pubblica. Sempre con riferimento al personale vanno stabilite delle deroghe ai tetti di spesa vigenti per le nuove assunzioni. Infine abbiamo prospettato al Ministro l’esigenza di procedure innovative e di una profonda modernizzazione tecnologica che per molte strutture rappresenta, insieme alle esigenze formative, una priorità”.

“Con il ministro – ha concluso Cristina Grieco - abbiamo concordato un metodo di condivisione che sarà concretizzato attraverso tavoli tecnico politici Governo–Regioni che torneranno a riunirsi nei prossimi giorni”.