“Promuovere una crescita inclusiva e sostenibile”, la Commissione Ue presenta le priorità per il 2019

Pubblicato Giovedì, 22 novembre 2018

Con la presentazione del “pacchetto d’autunno” la Commissione europea ha definito, lo scorso 21 novembre, le priorità economiche e sociali della UE per il 2019 e ha presentato i pareri sui documenti programmatici di bilancio. 

Secondo Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane: “L'economia dell'Unione continua a crescere ad un ritmo sostenuto. La consulenza sulle politiche fornita dalla Commissione è volta a garantire che la nostra economia rimanga forte e diventi ancora più resiliente, perché in un contesto mondiale caratterizzato da un'incertezza crescente non possiamo dare niente per scontato. Per garantire la prosperità sostenibile della zona euro sono necessarie non solo finanze pubbliche solide, ma anche economie competitive e società inclusive.”

Infatti, dai dati riportati dalla Commissione, la situazione economica internazionale eccezionalmente favorevole dell'anno scorso, accompagnata da bassi tassi d'interesse, ha contribuito a sostenere la crescita, l'occupazione, la riduzione del debito e gli investimenti nella UE e nella zona euro. Secondo le previsioni tutti gli Stati membri continueranno a crescere, sebbene a un ritmo più lento, grazie alla solidità dei consumi interni e degli investimenti. Salvo gravi shock, secondo la Commissione, l'Europa dovrebbe essere in grado di raggiungere livelli di crescita economica superiori al potenziale, uniti a un'incisiva creazione di posti di lavoro e al calo della disoccupazione. Le finanze pubbliche degli Stati membri della zona euro hanno registrato un notevole miglioramento e il disavanzo pubblico aggregato della zona euro è ormai al di sotto dell'1 %. Tuttavia, in diversi paesi il debito resta elevato. Mentre l'economia continua a crescere è necessario rafforzare le riserve di bilancio che serviranno a far fronte alla prossima recessione e a mitigarne i potenziali effetti occupazionali e sociali.

L'analisi annuale della crescita, che stabilisce le priorità economiche e sociali generali per l'anno successivo, esorta la UE e gli Stati membri a intraprendere un'azione decisa e concertata per conseguire una crescita inclusiva e sostenibile. A livello nazionale, gli sforzi dovrebbero concentrarsi sulla realizzazione di investimenti di qualità elevata e di riforme che sostengano l'aumento della produttività, l'inclusione e la capacità istituzionale, continuando nel contempo a garantire la stabilità macroeconomica e finanze pubbliche sane. A livello dell'UE, le priorità comprendono l'approfondimento del mercato unico, il completamento dell'architettura dell'Unione economica e monetaria (UEM) e la realizzazione dei principi stabiliti dal pilastro europeo dei diritti sociali.

Sul fronte del lavoro, il progetto di relazione comune sull'occupazione, che analizza la situazione occupazionale e sociale in Europa, indica che in tutta l'UE è proseguita la creazione di posti di lavoro, si è ridotta la disoccupazione ed è migliorata la situazione sociale. La relazione comprende anche i risultati del quadro di valutazione della situazione sociale, che analizza i risultati conseguiti dagli Stati membri alla luce dei principi del pilastro europeo dei diritti sociali. 

“La ripresa economica degli ultimi anni è stata caratterizzata da una notevole creazione di posti di lavoro – ha sottolineato Marianne Thyssen, commissaria responsabile per l'Occupazione, gli affari sociali, le competenze e la mobilità dei lavoratori - e la disoccupazione sta raggiungendo i minimi storici. Nel contempo aumenta il numero delle persone che partecipano al mercato del lavoro. Il tasso di attività ha raggiunto un livello record, superando perfino quello degli Stati Uniti. Adesso abbiamo le condizioni ottimali per investire di più nelle nostre società e nelle persone, in modo che questa ripresa diventi permanente e porti benefici a tutti, comprese le generazioni future.”

Però la Commissione precisa che la ripresa economica non ha ancora interessato tutti i gruppi della società. Il tasso di occupazione dei lavoratori anziani è aumentato notevolmente negli ultimi dieci anni, ma l'occupabilità dei giovani, dei lavoratori poco qualificati e delle persone provenienti da un contesto migratorio rimane difficile in diversi Stati membri. La partecipazione delle donne al mercato del lavoro continua a crescere a un ritmo sostenuto, ma ciò non si è tradotto in una riduzione significativa del divario retributivo e pensionistico di genere.

Il pacchetto d’autunno oltre all’analisi annuale della crescita 2019 e il progetto di relazione comune sull'occupazione 2019, prevede anche la relazione 2019 sul meccanismo di allerta, la raccomandazione sulla politica economica della zona euro, i pareri sui documenti programmatici di bilancio degli Stati membri della zona euro e una serie di misure nell'ambito del patto di stabilità e crescita.

La Commissione ora invita il Consiglio ad esaminare e ad approvare gli orientamenti proposti e auspica un dibattito proficuo con il Parlamento europeo sulle priorità politiche per l'UE e per la zona euro e in un ulteriore coinvolgimento delle parti sociali e dei portatori di interessi a tutti i livelli nell'ambito del semestre europeo.

Per ulteriori approfondimenti consulta la pagina della Commissione europea.