Reddito cittadinanza. Le Regioni chiedono certezze su tempi e modalità

Pubblicato Martedì, 22 gennaio 2019

Temono il “caos” ad aprile con l’avvio del reddito di cittadinanza e per questo le Regioni chiedono al ministro del Lavoro Luigi Di Maio “rassicurazioni sui tempi e sulle modalità” di attuazione.

Nell’incontro al Mise di ieri, 21 gennaio, gli assessori regionali al Lavoro hanno evidenziato più criticità; tra le maggiori, il rafforzamento dei centri per l’impiego, che saranno chiamati a offrire fino a tre opportunità di lavoro a chi riceverà il sussidio statale, il ruolo dei navigator e il funzionamento delle piattaforme online. 

Le Regioni chiedono chiarezza sul personale impiegato e sui navigator: le Regioni dovrebbero assumere 4mila dipendenti per i Centri per l’impiego con le risorse della legge di bilancio, ma mancano i decreti per procedere. "Noi – ha dichiarato Cristina Grieco, coordinatrice della Commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni - chiediamo di essere messi nelle condizioni di attuare il prima possibile il piano di assunzioni previsto, almeno i primi 4mila". Ma "la figura dei navigator non l'abbiamo concordata, non sappiamo cosa faranno, dove staranno, di chi sarà la responsabilità nella gestione". Per questo gli assessori hanno chiesto di affrontare la questione in sede di Conferenza Stato – Regioni, in modo da eliminare sul nascere il possibile “conflitto di competenze”.

Sulle piattaforme digitali, “che hanno un ruolo molto importante – ha spiegato Grieco – a oggi non sappiamo se esistono, se dialogano, se andranno a dialogare con i nostri sistemi”.Le Regioni offrono la disponibilità e la volontà di collaborare per rendere possibile erogare questo nuovo servizio, ma occorre “definire bene – ha concluso Grieco – chi deve fare cosa, perché se non ci saranno questi presupposti probabilmente non potremo dare ai cittadini i servizi collegati al sussidio”. 

Il ministro Di Maio, a sua volta, ha dato disponibilità a riaprire il confronto tecnico e politico e ad usare le settimane, che servono per la conversione del decreto, per mettere a punto quanti più aspetti critici è possibile. "La nostra grande sfida è portare a casa tutto il pacchetto nei tempi individuati", ha dichiarato il ministro al termine dell’incontro. "Con gli assessori regionali adesso mettiamo a punto tutta la parte dei centri per l''impiego, delle Agenzie private, dei navigator", ha spiegato. Infine si è detto “contento” che le Regioni siano al tavolo attuativo del Dl con il “massimo della collaborazione istituzionale”.