Regolamento generale sulla protezione dei dati, la Commissione Ue pubblica i primi dati

Pubblicato Giovedì, 23 maggio 2019

A un anno dall’entrata in vigore del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), la Commissione europea ha pubblicato i primi risultati in uno speciale Eurobarometro sulla protezione dei dati, che raccoglie i pareri di più di 27.000 persone in tutta Europa; i risultati completi e definitivi saranno presentati durante un evento dedicato al tema organizzato per il prossimo 13 giugno. Come previsto dal regolamento stesso, la Commissione presenterà poi una relazione sull'applicazione delle nuove norme nel 2020.

Esattamente dal 25 maggio 2018 il regolamento generale sulla protezione dei dati è applicabile: da allora quasi tutti gli Stati membri hanno adattato le proprie leggi nazionali affinché rispecchino tale regolamento. Le autorità nazionali competenti per la protezione dei dati personali hanno il compito di far rispettare le nuove norme e di coordinare al meglio le loro azioni grazie ai nuovi meccanismi di cooperazione e al comitato europeo per la protezione dei dati. Esse emanano inoltre orientamenti sugli aspetti chiave del regolamento per favorire l'attuazione delle nuove norme.

Il GDPR è un insieme di norme unico che introduce un approccio comune della UE alla protezione dei dati personali direttamente applicabile negli Stati membri. Mira a garantire alle persone il controllo dei loro dati personali e contemporaneamente la libera circolazione di questi dati tra la UE e gli Stati membri. La protezione dei dati personali è un diritto fondamentale nell'Unione europea.

In occasione della pubblicazione dei primi risultati Eurobarometro sul tema, Andrus Ansip, vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, e Věra Jourová, commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, hanno dichiarato: “Il regolamento generale sulla protezione dei dati ha modificato lo scenario in Europa e oltre i nostri confini. Ma la sua applicazione è un processo dinamico e non avviene da un giorno all'altro. La nostra priorità principale per i prossimi mesi è garantire un'attuazione corretta ed equa negli Stati membri. Esortiamo gli Stati membri a rispettare la lettera e lo spirito del regolamento al fine di creare un contesto prevedibile e di evitare oneri inutili per i portatori di interessi, in particolare per le piccole e medie imprese. Continueremo inoltre a collaborare strettamente con il comitato europeo per la protezione dei dati e le autorità nazionali per la protezione dei dati, nonché con le imprese e la società civile per affrontare le questioni più scottanti e agevolare l'attuazione delle nuove norme".

Consulta il numero Eurobarometro sulla protezione dei dati.