È ora il turno della Finlandia. A partire dal 1° luglio e fino al 31 dicembre, infatti, la Finlandia prenderà la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. 

Nella consueta alternanza semestrale tra gli Stati membri dell’Unione europea appartenenti al “trio”, la Finlandia subentra alla Romania. L’attuale “trio” è formato dalle presidenze rumena, finlandese e croata e ha scelto come temi chiave del proprio mandato:

- un’Unione per l’occupazione, la crescita e la competitività;

- un’Unione che autorizza e protegge tutti i suoi cittadini;

- verso un’unione dell’energia con una politica climatica lungimirante;

- un’Unione di libertà, sicurezza e giustizia;

- l’Unione come attore globale forte.

La presidenza è responsabile di portare avanti i lavori del Consiglio sulla legislazione dell’Unione europea e le iniziative politiche in seno al Consiglio e per garantire la continuità dell’agenda della UE. Il Consiglio, congiuntamente al Parlamento europeo, esercita la funzione legislativa e la funzione di bilancio; coordina le politiche economiche generali degli Stati membri; definisce e implementa la politica estera e di sicurezza comune; conclude, a nome dell'Unione, accordi internazionali tra l'Unione e uno o più Stati o organizzazioni internazionali; coordina le azioni degli Stati membri e adotta misure nel settore della cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale.

Il Consiglio è composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro a livello ministeriale, scelto in funzione della materia oggetto di trattazione; si riunisce, infatti, in varie formazioni a seconda della questione all'ordine del giorno: ogni Stato membro sarà rappresentato da un rappresentante a livello ministeriale responsabile di quell'argomento più il commissario europeo responsabile del tema in esame. Dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona le formazioni sono dieci.

Per il programma della presidenza finlandese e i dettagli sul semestre di lavori è disponibile il sito ufficiale eu2019.fi