Piano Juncker, uno studio fornisce i dati dell’impatto sull'occupazione e la crescita nella UE

Pubblicato Mercoledì, 23 ottobre 2019

Il piano Juncker ha contribuito a riportare l'Europa su un percorso di crescita e ha stimolato l'occupazione: gli investimenti del Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI), con il sostegno del Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) del piano Juncker, hanno aumentato dello 0,9 % il prodotto interno lordo della UE e creato 1,1 milioni di nuovi posti di lavoro rispetto allo scenario di riferimento.; entro il 2022 il PIL della UE sarà aumentato dell'1,8 %, con 1,7 milioni di posti di lavoro in più. Attualmente il piano finanzia più di un milione di PMI. Sono questi, in sintesi, gli ultimi calcoli resi noti dal Centro comune di ricerca (JRC) e dal dipartimento di economia del Gruppo BEI, basati sugli accordi di finanziamento che risultavano approvati a fine giugno 2019.

"Abbiamo raggiunto l'obiettivo che ci eravamo prefissi – ha dichiarato Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea - riportare l'Europa su un percorso di crescita solida e stimolare l'occupazione. Entro il 2022 il piano Juncker avrà creato 1,7 milioni di nuovi posti di lavoro nel mercato occupazionale della UE, con un aumento del PIL della UE dell'1,8 %. Ho sempre detto che il piano non era una panacea, ma con più di un milione di piccole imprese che ottengono finanziamenti ai quali prima non potevano accedere, possiamo andarne fieri".

Oltre all'incidenza diretta che ha avuto sull'occupazione e sulla crescita del PIL, il piano Juncker, secondo lo studio del Centro comune di ricerca (JRC) e del dipartimento di economia del Gruppo BEI, avrà anche un impatto macroeconomico a lungo termine sull'UE. Guardando al 2037, saranno ancora evidenti i benefici delle operazioni del piano Juncker: un milione di nuovi posti di lavoro e un aumento del PIL dell'UE dell'1,2 %. La migliore connettività e la maggiore produttività derivanti dai progetti sostenuti dal piano Juncker stanno contribuendo a rafforzare la competitività e la crescita dell'Europa nel lungo periodo.

A partire da ottobre 2019 il piano Juncker dovrebbe mobilitare 439,4 miliardi di € di investimenti aggiuntivi in tutta l'UE. Più di un milione di start-up e piccole imprese dovrebbero ora beneficiare di un migliore accesso ai finanziamenti.

Il piano di investimenti per l'Europa, il cosiddetto piano Juncker, è stato lanciato nel novembre 2014 per invertire il calo tendenziale dei livelli bassi degli investimenti e per rilanciare l'economia dell'Europa. I tre obiettivi del piano erano rimuovere gli ostacoli agli investimenti, dare visibilità e assistenza tecnica ai progetti d'investimento e fare un uso più intelligente delle risorse finanziarie. Il 18 aprile 2019 il Parlamento europeo ha dato il via libera a InvestEU, il programma che succederà al piano Juncker nel prossimo quadro finanziario pluriennale.

Per ulteriori informazioni, in allegato la scheda informativa “L'impatto del piano Juncker sull'occupazione e la crescita”.



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