Ue, pubblicate le previsioni economiche di autunno 2019

Pubblicato Giovedì, 07 novembre 2019

L'economia europea vive il suo settimo anno consecutivo di crescita e, secondo le previsioni, continuerà a crescere nel 2020 e nel 2021. I mercati del lavoro restano solidi e la disoccupazione continua a diminuire. Tuttavia l'ambiente esterno è diventato molto meno favorevole e regna l'incertezza, con ripercussioni soprattutto sul settore manifatturiero, che sta anche vivendo cambiamenti strutturali. Di conseguenza, l'economia europea sembra avviarsi verso un periodo prolungato di crescita più contenuta e di inflazione modesta. Questo in sintesi il quadro tratteggiato dalla Ue nelle previsioni economiche di autunno 2019, appena pubblicate.

"Tutte le economie dell'UE continueranno a crescere nei prossimi due anni, nonostante le forti avversità in aumento.  – ha dichiarato Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, la fiscalità e le dogane - I fondamentali dell'economia dell'UE sono solidi: dopo sei anni di crescita la disoccupazione nell'UE è al livello più basso dall'inizio del secolo e il disavanzo aggregato è inferiore all'1 % del PIL. Tuttavia, la strada in salita che ci attende non ci permette di riposarci sugli allori. Dovremo utilizzare tutte le leve d'intervento per rafforzare la resilienza dell'Europa e sostenere la crescita". 

La creazione di posti di lavoro in tutta la UE si è dimostrata sorprendentemente resiliente. Ciò è dovuto in parte al fatto che l'andamento dell'economia richiede in genere un certo tempo per incidere sull'occupazione, ma anche al fatto che l'occupazione si sposta verso il settore dei servizi. L'occupazione è a livelli record e la disoccupazione nell'UE registra il tasso più basso dall'inizio del secolo. Anche se la creazione netta di posti di lavoro probabilmente rallenterà, si prevede che il tasso di disoccupazione nella zona euro continui a scendere dal 7,6 % di quest'anno al 7,4 % nel 2020 e al 7,3 % nel 2021. Secondo le previsioni, nell'UE il tasso di disoccupazione scenderà al 6,3 % quest'anno, assestandosi al 6,2 % nel 2020 e nel 2021.

Si prevede che il prodotto interno lordo (PIL) della zona euro crescerà dell'1,1 % nel 2019 e dell'1,2 % nel 2020 e nel 2021. Rispetto alle previsioni economiche di estate 2019 (pubblicate in luglio), le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso e non è detto che le ultime rimangano come appena annunciate. Una serie di rischi potrebbe comportare una crescita inferiore rispetto a quella prevista; tra gli elementi di rischi la Ue indica l'intensificarsi dell'incertezza o un aumento della tensione nelle relazioni commerciali, un rallentamento più marcato del previsto in Cina, l'eventualità di una Brexit disordinata e la possibilità che la debolezza del settore manifatturiero possa avere effetti di ricaduta più evidenti sui settori orientati verso il mercato interno.

Le previsioni si basano su una serie di ipotesi tecniche relative ai tassi di cambio, ai tassi di interesse e ai prezzi delle materie prime, aggiornate al 21 ottobre 2019. Per tutti gli altri dati, comprese le ipotesi relative alle politiche governative, le previsioni tengono conto delle informazioni disponibili fino al 24 ottobre 2019. 

Il documento integrale Previsioni economiche di autunno 2019 è disponibile sul sito della Commissione