Covid-19, Conte presenta il decreto per la fase 2

Pubblicato Lunedì, 27 aprile 2020

"Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase, la fase due, la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Nella fase due quindi sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza”. 

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato le nuove misure a cui il Paese dovrà attenersi nella cosiddetta fase due: le nuove regole sono contenute nel Dpcm del 26 aprile per il contenimento del contagio da Covid-19, entreranno in vigore il prossimo 4 maggio e avranno valenza per le successive due settimane.

A partire dal 4 maggio potranno riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori.
Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, Conte ha ricordato che tra gennaio e marzo
l'INPS ha accolto 109.000 domande in più di reddito e pensione di cittadinanza, 78.000 domande per il bonus baby-sitting e 273.000 per quanto riguarda i congedi straordinari per le famiglie. Al momento sono stati liquidati quasi 3,5 mln di richieste per il bonus da € 600 per autonomi, professionisti, co.co.co, agricoli e lavoratori dello spettacolo, per un totale di 11 milioni di domande, calcolando anche quelle per la cassa integrazione.

Tra le regole generali, Conte ha sottolineato l'importanza non solo della distanza sociale, ma anche dell'utilizzo di dispositivi di protezione individuale.
Saranno inoltre previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37,5 gradi e sintomatologie respiratorie:
in questi casi scatterà l'obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico.

Infine, per quel che riguarda gli spostamenti saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione.

Per maggiori dettagli, consulta il Dpcm del 26 aprile 2020 per il contenimento del contagio da Covid-19