Covid-19. Bonaccini, nel Dpcm accolte proposte delle Regioni, ma ora road map condivisa

Pubblicato Martedì, 28 aprile 2020

“Condividiamo l’approccio graduale e prudenziale del Governo e il Dpcm ha recepito molte richieste delle Regioni”, il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Stefano Bonaccini, si è espresso favorevolmente in merito alle misure adottate dal governo per la ripartenza nella cosiddetta fase due, contenute nel Dpcm del 26 aprile.

“Ma ora – ha precisato Bonaccini - ci vuole un’agenda condivisa con le Regioni per una programmazione delle riaperture per tutti i settori che non potranno ripartire il 4 maggio. Serve una road map che consenta alle economie dei territori di pianificare logistica e interventi necessari per la ripartenza.
Per questo abbiamo avanzato al Governo la richiesta di un confronto sulle fasi successive".

"Infine 4 temi – ha precisato Bonaccini - su cui nei prossimi giorni occorreranno chiarimenti e azioni condivise:
1) va superato l’embargo per le mascherine, verificando la loro obbligatorietà. Così come sarà urgente verificare con il Ministro della Salute i criteri dei monitoraggi dei dati e l’attivazione di app;
2) interventi per la gestione familiare, con un’attenzione particolare ai bambini, con la verifica delle azioni per i centri estivi e nidi. Occorre poi una concertazione fra gli assessori e il ministro dell’Istruzione per la più efficace futura ripresa delle attività scolastiche.
3) semplificazione profonda per le opere pubbliche e gli appalti
4) confronto con il Ministro dell’Economia per l’utilizzo degli avanzi vincolati di bilancio e un eventuale ricorso ai finanziamenti in entrata".