Covid -19, gli orientamenti Ue per la protezione dati nelle app contro la pandemia

Pubblicato Martedì, 05 maggio 2020

Tra le misure allo studio per fronteggiare il diffondersi del Covid -19, ci sono numerose app pensate per fornire agli utenti informazioni accurate sulla pandemia di coronavirus, questionari di autovalutazione e orientamento, allertare le persone che sono state in prossimità di una persona infetta affinché si sottopongano a un test o si autoisolino, fungere da canale di comunicazione tra pazienti in autoisolamento e medici, consentendo di effettuare ulteriori diagnosi e dare consulenza sulla cura.

Perchè questi strumenti funzionino, c'è bisogno anche che i cittadini abbiano fiducia nella correttezza e nella riservatezza dei dati registrati. "La fiducia degli europei - ha spiegato Věra Jourová, vicepresidente della Commissione Ue per i Valori e la trasparenza - sarà fondamentale per il successo delle applicazioni mobili di tracciamento. Il rispetto delle norme dell'UE in materia di protezione dei dati contribuirà a garantire il rispetto della nostra vita privata e dei nostri diritti fondamentali e la trasparenza e la proporzionalità dell'approccio europeo".

Proprio per tutelare i cittadini e spronarli all'utilizzo massiccio di questi strumenti, la Commissione euroepa ha pubblicato, lo scorso 16 aprile, gli orientamenti relativi alla protezione dei dati nell'ambito dello sviluppo di nuove app a sostegno della lotta al coronavirus, che mirano ad offrire il quadro necessario per garantire che i cittadini possano contare su una sufficiente protezione dei loro dati personali e sulla limitazione dell'intrusività nell'utilizzo di queste app.

Gli orientamenti si aggiungono alle altre norme Ue sul tema, in particolare il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) e la direttiva e-privacy, che concorrono ad offrire le più solide garanzie di affidabilità (approccio volontario, minimizzazione dei dati, limiti di tempo). Inoltre fanno seguito alla recente pubblicazione della raccomandazione della Commissione su un approccio comune dell'UE per l'utilizzo di app e dati mobili e accompagnano un pacchetto di strumenti dell'UE sulle app di tracciamento dei contatti.
"I nostri orientamenti - ha spiegato Didier Reynders, Commissario Ue per la Giustizia - sostengono lo sviluppo di app sicure e proteggono i dati personali dei nostri cittadini, conformemente alle severe norme dell'UE in materia. Usciremo dalla crisi sanitaria mantenendo intatti i nostri diritti fondamentali".

Gli orientamenti Ue fissano alcuni prerequisiti per lo sviluppo di app per il coronavirus che riguardano il ruolo della autorità sanitarie nazionali e la partecipazione delle autorità nazionali per la protezione dei dati; prevedono, inoltre, un uso limitato dei dati personali, limitazioni severe sulla conservazione e la sicurezza dei dati personali, la garanzia dell'accuratezza sei dati raccolti e che gli utenti mantengano il pieno controllo dei propri dati personali.


In allegato gli Orientamenti Ue per garantire che le app per contrastare la pandemia rispettino pienamente le norme sulla protezione dei dati.



Visualizza l'allegato