Stati generali, le Regioni partecipano ai lavori

Pubblicato Martedì, 16 giugno 2020

Da parte delle Regioni resta la volontà a collaborare in maniera propositiva con il Governo, "chiediamo di essere messi nelle condizioni di farlo, in un dialogo costante che permetta di condividere obiettivi e strumenti di lungo periodo con un unico scopo: il bene del Paese".

Nella seconda giornata di lavori, le Regioni prendono parte agli Stati generali dell'economia e Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, ribadisce al premier Giuseppe Conte la volontà delle Regioni di lavorare insieme al Governo per la ripresa economica.

"Chiediamo di essere protagonisti della politica economica di rilancio - ha dichiarato Bonaccini - potendo mobilitare da e per il territorio risorse straordinarie per investimenti, anche ricorrendo all’indebitamento: non è ragionevole che praticamente tutto il margine di indebitamento sia ora assorbito dallo Stato centrale".
"Così come non è ragionevole - ha continuato il presidente della Conferenza - che la parte più consistente della spesa, oggi, sia di parte corrente: all’Italia serve un gigantesco piano di investimenti".

"Scuola e università, sanità pubblica e un piano straordinario di investimenti pubblici sia per la realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali, sia per la messa in sicurezza del territorio" e "la possibilità di accedere direttamente a una quota significativa del Recovery Fund" sono i pilastri che secondo Bonaccini costiuiscono la base per la ripresa.

Infine Bonaccini nel suo intervento ha ricordato "il fondamentale ruolo svolto dalle Regioni nell’emergenza nell’interesse del Paese", sottolineando "che oggi è imprescindibile che Regioni e Province Autonome siano messe nelle condizioni di operare".
“Ma le Regioni - ha concluso - hanno già sostenuto spese per circa 4,5 miliardi di euro e registrano minori entrate e mancati trasferimenti per oltre 5: chiedere il pareggio di bilancio sarebbe paradossale, perché significherebbe bloccare investimenti e spesa sociale in una fase di ripresa economica".