Sure, la proposta della Commissione Ue al Consiglio europeo

Pubblicato Martedì, 25 agosto 2020

Sono 81,4 miliardi di euro le risorse previste da Sure, lo strumento finanziario europeo studiato come risposta alla crisi del lavoro generata dal coronavirus. La Commissione europea ha presentato al Consiglio europeo, lo scorso 24 agosto, la proposta per l'attivazione di Sure, che interessa 15 Paesi Ue, tra cui l'Italia, per preservare l'occupazione.

Una volta che il Consiglio avrà dato il suo ok, gli aiuti saranno stanziati sotto forma di prestiti con interessi agevolati. Per l'Italia sono previsti 27,4 miliardi di euro, la quota più alta. All'inizio del mese, con una missiva firmata dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri e dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo l'Italia aveva presentato richiesta ufficiale ai fondi Sure, per un importo totale di 28,5 miliardi, definendo il programma "un esempio positivo di solidarietà fra gli stati a favore dei lavoratori europei".

La Commissione europea ha ricordato che Sure "può fornire agli Stati membri fino a un totale di 100 miliardi di sostegno finanziario. Le proposte di decisioni relative alla concessione di un sostegno finanziario, presentate dalla Commissione al Consiglio, comportano finanziamenti per 81,4 miliardi e interessano 15 Stati membri. Gli Stati membri che non hanno già presentato richieste formali possono ancora farlo".

Sure è considerato "un elemento fondamentale della strategia globale dell'Ue volta a tutelare i cittadini e attenuare le gravi ripercussioni socioeconomiche della pandemia di coronavirus. Si tratta di una delle tre reti di sicurezza concordate dal Consiglio europeo per proteggere i lavoratori, le imprese e i Paesi".